Fiera del Libro di Como – Tre buoni motivi per leggere “Quell’estate a Villa d’Este” di Albertina Nessi

Le presentazioni alla Fiera del Libro di Como
Dal 26 agosto al 10 settembre piazza Cavour a Como ospita la 71° edizione della Fiera del Libro. Sabrina Sigon suggerisce per i lettori di Ciaocomo.it, alcuni dei libri in presentazione durante la manifestazione
“Quell’estate a Villa d’Este” di Albertina Nessi
Uno dei motivi per cui leggere il nuovo romanzo di Albertina Nessi Quell’estate a Villa d’Este (Dominioni Editore) è che, come nel precedente L’isola che c’era – romanzo sulla storia dell’Isola Comacina – anche questo libro è ambientato nello splendido scenario del lago di Como, in uno dei suoi fiori all’occhiello rappresentato dal famoso Grand Hotel Villa d’Este a Cernobbio. Protagoniste della storia di amicizia narrata da Albertina Nessi, Maria e Caterina si muovono intorno al Grand Hotel e al lago, che diventano a loro volta co-protagonisti, in quanto accompagnano e intervengono nella loro trasformazione da ragazzine insicure a ragazze e poi donne, all’interno di uno scenario che fa della rievocazione storica, accompagnata da un ampio lavoro di documentazione, la sua caratteristica principale. Il Pizzo – promontorio che prendeva il nome da una villa sul lago subito dopo Villa d’Este e la leggenda della Ghita – il torrente del Garrovo, i laghetti di Piazza, le tessiture Bernasconi, le pigne di foulard da orlare a mano che popolavano le case di allora.
Un altro motivo è che si tratta di un romanzo di formazione al femminile: le due amiche, Caterina e Maria, sono unite come sorelle ma appartengono a due ceti sociali molto diversi – facoltoso la prima, modesto e semplice la seconda – crescono e si formano in un’epoca ricca di avvenimenti che ruotano intorno a un centro importante e solido quale fu Villa d’Este a cavallo degli anni sessanta e settanta del novecento, in un periodo denso di grandi cambiamenti sociali e culturali.
Gli inverni in Engadina e le estati a Cernobbio, un’amicizia nata sui monti e consolidata, negli anni, sul lago, il racconto delle prime esperienze che vivono insieme, le prime gelosie, il fascino di un’epoca che, pur non essendo molto lontana, non esiste più. Una fiaba per adulti che si divide fra un mondo sfarzoso popolato da celebrità e le speranze – e, talvolta, la tristezza – di una vita che tutti i giorni deve fare i conti con sacrifici, insoddisfazioni e più di un matrimonio in crisi.
Il terzo motivo è la scrittura: chiara e descrittiva, come illuminata dalla luce che riflettono le acque del lago, così amato e importante non solo per l’autrice ma anche per chi lo vive e lo respira tutti i giorni. E attraverso la precisa e puntale ricostruzione che fa Albertina di quegli anni, attraverso la lente d’ingrandimento che ci fornisce questo libro su usi, costumi, abitudini, caratteristiche di quei luoghi animati da personalità provenienti da tutto il mondo – il caso della contessa Bellentani passato alla cronaca come “Il delitto dell’ermellino” e la leggenda che sembrava collegare la maledizione dell’Isola Comacina all’imprenditorie Carlo Sacchi, poi Evita Peron, Orson Wells, Albert Einstein, Ava Gardner, Rita Hayworth, Tyrone Power e molti altri – attraverso tutto questo noi lettori ci ritroviamo catapultati in una dimensione antica e inaspettata, nostalgica e rimpianta, lontana ma che percepiamo di nuovo vicina grazie all’abile capacità di narrazione dell’autrice. Una lettura, fra l’altro, che ci offre l’occasione per incuriosirci e andare a recuperare i racconti di zii e nonni, ultimi abitanti di un mondo ormai scomparso.
La storia di questa amicizia e degli eventi che la caratterizzarono viene raccontata da Maria a un personaggio di cui solo alla fine si capirà il ruolo nella vicenda, Isabella. L’autrice, in questo modo, sembra parlare direttamente a noi, e noi non possiamo che sentirci coinvolti e affascinati dal suo racconto.
Albertina Nessi ha lavorato come disegnatrice e stilista di tessuti, come attrice e regista di teatro, in seguito anche come ideatrice e coordinatrice di eventi culturali e artistici. Con un gruppo di artisti e appassionati ha fondato l’Associazione Culturale “Segreta Isola”, tesa alla valorizzazione e alla promozione del Lago di Como.
brina Sigon