Fiera del Libro di Como – Tre buoni motivi per leggere “Parole nascoste” di Arianna Montanari

Le presentazioni alla Fiera del Libro di Como
Dal 26 agosto al 10 settembre piazza Cavour a Como ospita la 71° edizione della Fiera del Libro. Sabrina Sigon suggerisce per i lettori di Ciaocomo.it, alcuni dei libri in presentazione durante la manifestazione
“Parole nascoste” di Arianna Montanari
Uno dei motivi per cui leggere il romanzo d’esordio di Arianna Montanari “Parole nascoste” (Mondadori) sta nel messaggio – forte e chiaro – che porta con sé: il prendersi cura di qualcuno che non c’è più. L’autrice lo fa raccontando una parte della sua vita attraverso episodi, ricordi, momenti di sofferenza e momenti felici, portandoci nella sua famiglia che, citando le sue stesse parole, come ogni famiglia è un pianeta governato da leggi precise e misteriose. Ed è proprio il mistero che, insieme all’autrice, ci troviamo a indagare, spinti dalla ricerca di una comprensione non facile né scontata delle dinamiche che muovono i protagonisti della vicenda. Il non detto, le parole che, in questo romanzo autobiografico centrato sul rapporto di Arianna con suo padre, mancano all’appello.
Il secondo motivo sta nella particolarità della struttura di questo romanzo, che si potrebbe dividere in quattro macro sezioni principali: la parte che riguarda gli avvenimenti – il susseguirsi di tutta una serie di scelte, viaggi, trasferimenti, momenti di vita quotidiana, pranzi di Natale – che non vengono narrati in una sequenza cronologica, e in questo modo coinvolgono maggiormente il lettore nella costruzione della storia attraverso gli episodi significativi della famiglia, episodi nei quali il non detto viene invece ben mostrato.
La parte che descrive gli intrecci, e permette così di conoscere i protagonisti e il loro ruolo nella storia.
La parte che riguarda tutta una serie di tracce che l’autrice semina nel racconto: nei primi episodi che riguardano l’infanzia, mentre ancora bambina con l’intuito – spesso sottovalutato – di questo momento dello sviluppo realizza alcune dinamiche anomale nella famiglia che, al tempo stesso, rientrano nell’unica normalità che conosce; nei comportamenti che man mano vengono evidenziati e rappresentano la parabola dell’ascesa e della discesa della figura paterna, sempre però descritta con affetto e desiderio di comprensione; nell’evoluzione delle dipendenze – tabagismo e alcolismo – che esercitano un terribile potere su alcuni di noi e diventano causa di disastri famigliari andando a minare i rapporti con le persone che cercano di star vicino e aiutare chi ne è affetto.
Dalla Bologna dei nonni alla Milano dell’adolescenza, passando per Modena dove si erano sposati i suoi genitori, la voce di Arianna è sempre chiara, concreta, consapevole e amorevole, in quello che non vuol essere un atto di accusa o la volontà di esprimere rancore, bensì animata dal desiderio di capire. Perché “le parole non dette degli uomini messi a tacere risuonano nelle voci delle figlie”.
Il terzo motivo è che nella sua storia, nei diari che l’autrice era sicura contenessero tutte le parole che il padre non era stato capace di tirare fuori con nessuno, nella sua ricerca dolcissima e determinata a comprendere, possiamo trovare qualcosa che ci riguarda, e questo qualcosa può servirci a comprendere meglio anche le nostre dinamiche famigliari.
Arianna Montanari è nata a Bologna nel 1987. È cresciuta a Milano, si è laureata in filosofia e lavora alla libreria Colibrì. Si occupa della rubrica dedicata ai libri all’interno della trasmissione “Caffè nero bollente”, in onda ogni giovedì su Radio Popolare.
Il suo libro “Parole nascoste” (Mondadori) verrà presentato alla Fiera del Libro di Como il 30 agosto alle 21, e sarà un piacere per me dialogare con l’autrice.
Sabrina Sigon