Rapina in villa a Carimate: si cerca nelle telecamere della zona, la Procura sequestra l’auto incendiata

1 settembre 2023 | 18:01
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Rapina in villa a Carimate: si cerca nelle telecamere della zona, la Procura sequestra l’auto incendiata
Rapina in villa a Carimate: si cerca nelle telecamere della zona, la Procura sequestra l’auto incendiata
Rapina in villa a Carimate: si cerca nelle telecamere della zona, la Procura sequestra l’auto incendiata

L’inchiesta non facile: i malviventi ben organizzati con guanti e volto coperto. La vettura della vittima data alle fiamme a poca distanza da casa.

La Procura di Como ed i carabinieri della compagnia di Cantù stanno cercando di chiudere il cerchio attorno ai responsabili della brutale  rapina messa a segno martedì sera in una villa a Carimate in zona “La Fagiana”. Uno dei primi atti concreti, è stata sequestrata l’auto della vittima, utilizzata dai malviventi per fuggire dopo il colpo. La vettura è stata poi abbandonata e incendiata a poche centinaia di metri dall’abitazione svaligiata. Un rogo che ha intaccato anche una vicina cabina dell’Enel.
Il bottino del colpo non è stato ancora quantificato, anche se dalle prime informazioni il valore sarebbe ingente. Dalla villa, i banditi avrebbero rubato denaro contante, gioielli e oggetti preziosi.

Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Cantù e del nucleo operativo e radiomobile, l’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Giuseppe Rose. Molto importante capire cosa si vede delle telecamere di sorveglianza della zona: potrebbero aver ripreso persone o altri elementi utili a risolvere il caso. Quasi certamente un assalto da parte di un Commando armato ed esperto: il bottino non ancora quantificato, ma pare ingente. I banditi avrebbero rubato denaro contante, gioielli e oggetti preziosi. Era una banda composta da quattro o cinque persone, tutte a volto coperto e con i guanti. Per entrare nella villa hanno atteso l’arrivo del padrone di casa, 47 anni. La compagna dell’uomo era già nell’abitazione. I due poi, dopo l’aggressione all’uomo (successivamente in ospedale petr essere medicato), rinchiusi in camera da letto.

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