Il Festival dei Burattini alza il sipario nel Triangolo Lariano

Un mese di spettacoli con i burattini a Lezzeno, Eupilio, Longone, Tavernerio, Pognana e Torno
Il teatrino dei burattini ha origini antiche, notizie certe della sua diffusione in Italia le abbiamo a partire dal ‘500, ma, di certo, burattini e burattinai esistevono molto prima, perciò, il diminutivo “teatrino” è calzante per le dimensioni ridotte, non certo per la dignità che questa arte di figura ha avuto e, tutt’ora rappresenta.
Dunque, viva i burattini che continuano ad affascinare i piccoli spettatori (e non solo). Visto il successo del 1° Festival dei Burattini, la rassegna organizzata da Comunità Montana e Associazione “Teste di Legno per il Mondo” di Cantù, prosegue con ulteriori spettacoli in diversi Comuni del Triangolo Lariano. Domenica scorsa il sipario del teatrino si è aperto a Blevio e domani, mercoledì 6 settembre, si riaprirà a Lezzeno. Alle ore 21 in località Chiesa, il Teatrino dell’Es di Bologna, rappresenterà lo spettacolo “Il manifesto dei burattini”, un varietà di teatro d’animazione musicale e recitato, che si compone di 8 diversi episodi e sketch comici dove i burattini sono animati da Vittorio Zanella e Rita Paqualin.

Sabato 9 settembre a Longone al Segrino in piazzale S.Anna, il Teatro dei Burattini di Ivano Rota di Cantù con lo spettacolo “Truciolo e il cavallo a dondolo”. Truciolo, è la maschera canturina ideata, scolpita e dipinta da Rota e lo spettacolo è emblematico del saper fare canturino: il falegname. Truciolo è il garzone di bottega che tutti possono riconoscere, perché a Cantù come in Brianza tutti hanno avuto un papà, un fratello o uno zio falegname.

Il Festival dei Burattini prosegue domenica 10 in piazza Cavour ad Eupilio ancora con i burattini di Ivano Rota, questa volta l’episodio è “Truciolo e il lupo”. Venerdì 15 settembre si ritorna sul lago a Pognana nella palestra comunale alle ore 21 con “Il dottore innamorato” della compagnia I burattini della commedia di Modena. Il dottore è Balanzone, desideroso di prendere moglie. La prescelta è la figlia di Sandrone, la bella Lisetta. Al padre vengono offerti un mucchio di quattrini per la mano della giovane. Il nostro sarebbe felicissimo di intascare la somma ma Lisetta è innamorata di Fagiolino il quale appresa la notizia escogita un piano. La strega Gertrude sarà colei che risolverà l’intricata faccenda… il finale è una divertente sorpresa.

Domenica 17 settembre, ore 17, al Centro Civico Rosario Livatino di Tavernerio,I Burattini di Ferruccio e Cristian Bonacina da Bergamo nello spettacolo “Gioppino e Brighella servitori senza un soldo” Qui il dottor Tartaglia, dovendosi assentare per far visita al Conte Ubaldo, chiede al servo Brighella di gestire la farmacia e nel frattempo di cercare un nuovo aiutante per tenere in ordine scaffali e medicine. Arlecchino consiglia a Brighella di assumere Gioppino perché bisognoso di un buon lavoro. Tutto sembra filar liscio, finché il Mago Robante non manda i suoi servi a rapire Margì, fidanzata di Gioppino, e condurla nelle sue grotte.

Il festival termina domenica 30 settembre a Torno, ore 21 in piazza Casartelli in riva, con la compagnia Il cerchio tondo di Lecco e lo spettacolo “L’albero” che, con la guida di un Merlo Parlante, fa viaggiare tra i miti e le storie degli alberi per riscoprire un archetipo che ha accompagnato la storia dell’uomo e fornisce uno spunto per interrogarsi sul suo significato oggi. Vita morte e rinascita, il ciclo della vita, la cosmogonia e gli alberi, la vita tra gli alberi del bosco: questi sono alcuni dei temi trattati, con la leggerezza e la curiosità di un bambino e la semplicità e l’immediatezza del linguaggio visivo, musicale e della narrazione a voce.
