Mila Ortiz Martin, la pittrice che sente il canto dei colori. In mostra a Gravedona

13 settembre 2023 | 12:44
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Fino all’1 ottobre il Convento Santa Maria delle Grazie a Gravedona ed Uniti ospita la mostra “Anima Mundi – il canto del colore” dell’artista spagnola Mila Ortiz Martín. Le sue opera nascono da nessi tra i diversi sensi e le emozioni, collegandosi con le ricerche di molti artisti sinestetici del passato che esploravano i collegamenti tra musica e pittura, tra armonie musicali e cromatiche

Percepiano il mondo attraverso i cinque sensi (vista, olfatto, suono, gusto e tatto), poi c’è “un senso in più”: la sinestesia, pvvero una “fusione” delle percezioni di sensi distinti in un’unica sfera sensoriale. Una percezione sinestetica può risultare, ad esempio, dalla combinazione di udito-olfatto, oppure sapore-visione ecc. Così un sinesteta (cioè una persona con sinestesia) può percepire suoni in risposta ad uno specifico colore. Si chiama cromestesia e interessa una ristretta fascia di popolazione (indicativamente si verifica tra il 0,05% ed il 4% della persone). Ne erano dotati Van Gogh e Kandinskij che sentivano il suono dei colori e Aleksandr Nikolaevič Skrjabin, pianista russo che vedeva il colore delle sue note. Anche l’artista spagnola Mila Ortiz Martin è sinestetica ed esplorando le percezioni multiple ha racchiuso in coloratissime opere il suo percorso personale che dalla musica (è diplomata al conservatorio e ha collaborato con grandi musicisti classici oltre che con Franco Battiato con il quale è stata legata da profonda amicizia), arriva alla pittura (attualmente si occupa di progetti per il Museo El Greco di Toledo).

mila ortiz martin anima mundi

Mila crea con colore, musica e parole e dopo anni di ricerca attraverso la sinestesia, utilizzando pigmenti naturali ma anche acrilici e oli, ha sentito l’esigenza di esporre le sue opere in diversi luoghi legati alla sua vita, ai suoi affetti, a una natura che trova la sua massima espressione anche attraverso l’arte che confina tra valli e montagne, tra gli sguardi delle persone che vivono sul lago di Como, come a Milano, Toledo, Madrid, Firenze, New York, Parigi, Valencia o Ischia.

Fino all’1 ottobre molte sue opere sono esposte al Convento di Santa Maria delle Grazie di Gravedona e Uniti dove l’abbiamo incontrata