Tornano i Rockets, la space-band riparte dalla versione inglese di “Piccola Katy”

Dopo diversi anni di silenzio esce a sorpresa un nuovo singolo firmato Rockets: è una cover dei Pooh
Oh oh, piccola Katy. Oh oh, piccola Katy Oh oh oh– Si è proprio la canzone dei Pooh il nuovo singolo dei Rockets, e c’è una buona parte dei loro fans a dir poco, delusa da questa novità della band, la prima di una tracklist di cover nell’album “Time Machine” in uscita il 6 ottobre in digitale e in edizione limitata in Vinile e CD..
La band, nata negli anni ’70 a Parigi, ma ormai italiana a tutti gli effetti, anzi comasca visto che il leader, Fabrice Quagliotti abita in città da più di 30anni, ha pubblicato venerdì scorso la sorprendente versione in inglese firmata Rockets del brano cult dei Pooh, singolo che anticipa il grande ritorno della band capostipite dello space-rock.
A fronte dei pareri contrari per l’inaspettata sterzata super pop di questo progetto cover, ci sono moltissimi pareri favorevoli, addirittura entusiastici, per il ritorno degli uomini razzo che scelgono di non comparire nel loro celebre look argentato per il video di “Piccola Katy” e affidare ad un disegno animato, anche questo super pop, il rilancio dopo diversi anni di latitanza dalle scene. Il videoclip, sul canale YouTube della band www.youtube.com/@RocketsOfficial, è illustrato e animato da Marco Ghiglione, art Director, Manager Creativo e Characters Designer in Disney e Marvel Comics. Da sempre grande fan dei Rockets nel 2019 disegnò “Kids from Mars – i Rockets a Fumetti” in occasione dell’uscita del loro album “Wonderland”. Ghiglione mette in scena in un formato fumettistico il racconto di un testo che ha fatto la storia della musica italiana considerato rivoluzionario nel 1968, anno di uscita del brano originale, perché ha come protagonista un’adolescente fresca del suo primo amore che vuole conquistare la sua indipendenza.
«È un omaggio alla più grande e longeva band italiana – i Pooh. Li avevo conosciuti molto bene negli anni ’70 -’80 durante i nostri tour – afferma il frontman e membro fondatore dei ROCKETSFabrice Pascal Quagliotti – Devo dire che li ho sempre ammirati per quello che hanno saputo creare e rappresentare nel panorama musicale italiano per decenni. Dopo alcuni tentativi stavo per gettare la spugna… poi un giorno Fabri Kiarelli (voce della band) ha avuto l’idea di proporre una sequenza di accordi diversa da quella originale. Insieme a Eleonora Toffolo, Fabri ha tradotto ed elaborato il testo per facilitare il nostro arrangiamento. Il brano elimina la stesura “leggera” fine anni ’60, in modo da rendere il pezzo più rock e più grintoso, con un tocco di electro. Ho inserito poi delle barre “rap” al posto del parlato originale. Il commento di Roby Facchinetti alla nostra versione è stato “Mooolto bello!” Grazie Roby! ».
Il brano “Piccola Katy” è in pre-save al link https://orcd.co/rockets-piccolakaty
L’album “TIME MACHINE” ripercorre la storia della musica mondiale attraverso 10 cover di brani di mostri sacri della musica suonate da un supergruppo di grandi musicisti: alla tastiera Quagliotti, alla voce Fabri Kiarelli, alla chitarra Gianluca Martino, al basso Rosaire Riccobono e alla batteria Eugenio Mori. La produzione musicale e l’arrangiamento dei brani di “TIME MACHINE” sono a cura di Fabrice Quagliotti e l’executive producer del progetto è Roy Tarrant.
Questa la tracklist dell’album: “Jammin’”, “Walk on the Wild Side”, “On the Road Again” (versione Originale del 1978 – Special Edit), “Piccola Katy”, “Sex Machine”, “Riders on the Storm”, “Rebel Yell” (promo single del 2003), “Rock’n’ Roll Robot” (feat. Alberto Camerini – guest vocalist), “Doot Doot” (versione originale del 2019 – tratto dall’album dei Rockets “Wonderland”) e “Last Train to London”.

Link pre-save “TIME MACHINE”: https://orcd.co/rockets-timemachine
Link pre-order versioni fisiche di “TIME MACHINE” in edizione limitata:
La band dei ROCKETS ha raggiunto fama a livello Italiano e mondiale tra gli anni Settanta e gli Ottanta vendendo milioni di dischi con brani come Future Woman, Space Rock, One More Mission, Electric Delight e soprattutto la reinterpretazione di On the Road Again (cover del brano omonimo dei Canned Heat) e Galactica, tormentone del 1980 che ha permesso loro di vincere il Telegatto come miglior gruppo straniero.