Massimo Calvi presenta “L’uomo che guardava la montagna”, un libro dove la vita si respira in ogni pagina

L’uomo che guardava la montagna di Massimo Calvi domani a The Art Company Como, un romanzo scritto da un autore dalla grande sensibilità che descrive le sensazioni, i ricordi, le memorie di un uomo consapevole di essere arrivato alla fine dei suoi giorni.
Un uomo alla fine dei suoi giorni, chiuso nel suo corpo, chiede di essere portato a trascorrere il tempo che gli resta davanti alla montagna a cui è legato. Cosa cerca? Da questa domanda, cui è difficile dae una risposta certa, parte il libro di Massimo Calvi “L’uomo che guardava la montagna” (San Paolo Edizioni), che l’autore presenterà domani, giovedì 28 settembre alle ore 18, nello spazio The Art Company di via Borgo Vico 163 (cortile interno).
L’incontro è organizzato dalla Casa della Poesia di Como e dall’associazione culturale The Art Company e a dialogare con Massimo Calvi ci saranno Laura Garavaglia, presidentessa de La Casa della poesia di Como ed Elisabetta Broli, giornalista. Il libro ha vinto il Premio Europa in versi e in prosa nella sezione narrativa edita nell’ultima edizione del festival organizzato a Como dalla Casa della Poesia.
Tornando a “L’uomo che guardava la montagna” e la domanda che si e ci pone alla fine della sua vita: cosa cerca l’uomo? E cosa rappresenta la montagna? Calvi ha scritto una storia che si dipana in dodici giorni (più uno), un viaggio interiore alla ricerca di sé stessi. Non una fuga dalla realtà, ma un ritorno a casa. La montagna è un’occasione per parlare della madre, del padre, di Dio, dell’amore, della formazione dei figli, del desiderio, del rapporto con la natura, del cammino nella vita. Un romanzo poetico costruito attorno agli elementi che caratterizzano la montagna e diventano, di volta in volta, strumento per costruire un’appartenenza, offrire spunti di meditazione, si fanno memoria o carne.

Massimo Calvi è caporedattore all’ufficio centrale e editorialista di Avvenire. Ha pubblicato saggi a tema economico e sociale: Operatore non profit (Mondadori, 1998); Sorella Banca (Monti, 2000); Capire la crisi (Rubbettino, 2012). L’Uomo che guardava la montagna è la sua prima “escursione” letteraria.