Kome un Kiodo nella Testa, uno spettacolo benefico al San Teodoro di Cantù

Venerdì 6 ottobre andrà in scena “Kome un Kiodo nella Testa”, a favore del progetto Early Sound Academy de Il Kenya nel Kuore Onlus
Il Kenya nel Kuore onlus, in collaborazione con la compagnia teatrale Il Giardino delle Ore di Erba, metterà in scena, venerdì 6 ottobre, alle ore 21, al Teatro San Teodoro di via Corbetta 7 a Cantù, Kome un Kiodo nella Testa, uno spettacolo sulle dipendenze per la regia di Valeria Cavalli e Claudio Intropido, con le musiche originali di Gipo Gurrado, interpretato da Pietro Cerchiello, Giacomo De Capitani e Sofia Ligorio.
Nato nel 2011 dalla compagnia teatraleQuelli di Grock, di cui Simone Severgnini, direttore artistico del Giardino delle Ore, ha fatto parte (fondata nel 1974, ha operato per oltre 40 anni fino alla liquidazione, avvenuta nel 2015 ad opera della Fondazione Litta. Da allora, la compagnia è confluita dentro Manifatture Teatrali Milanesi, mentre l’omonima scuola di teatro opera ancora col nome di Grock – Scuola di Teatro, in cui Severgnini insegna) Kome un kiodo nella testa è uno spettacolo che affronta il difficile tema delle dipendenze, che seducono e intrappolano, che si insinuano nella mente soprattutto durante l’adolescenza, una fase della vita dai contorni poco definibili. Un’età in cui l’illecito e la trasgressione attraggono e impauriscono, i rapporti con gli adulti e soprattutto con l’autorità si complicano, il bisogno di affermare la propria identità diventa urgente.
Un periodo contradditorio in cui i contrasti con il mondo e con la propria interiorità portano ad una trasformazione profonda, all’esigenza di nuovi incontri ed esperienze, che non sempre si rivelano felici e costruttivi, alla necessità di capire il valore delle scelte. Scegliere sottintende un pensiero, una critica, significa affermare la propria indipendenza e la propria libertà. Scegliere significa tracciare la rotta e non farsi trascinare dalle onde. Kome un kiodo nella testa è una storia narrata a tre voci, in cui il gioco attorale, fisico e verbale diventa un veicolo per raccontare le tentazioni e gli inganni. Lo spettacolo non vuole essere un manuale etico o una predica moralistica sulla necessità di non cadere nella trappola della dipendenza, ma un viaggio nel mondo adolescenziale con tutte le sue luci ed ombre.
Poiché l’argomento “dipendenze” è vastissimo, in questo spettacolo si punta l’attenzione soprattutto sulla scelta individuale, che spesso pone i ragazzi nella condizione di dover decidere se uniformarsi a ciò che fanno tutti o prendere una posizione indipendente, con il rischio a volte di essere emarginati o non compresi, perché a quell’età il giudizio dei pari è importante. (fonte web)
Lo spettacolo è finalizzato alla raccolta di fondi a sostegno del progetto Early Sun Academy, che coinvolge la scuola di Furunzi, alla periferia di Malindi, in Kenya.
Per info e prenotazioni dei posti contattare Maria Grazia Ballabio al 3482944822 oppure inviare una mail a grazia.ballabio@gmail.com
(Foto di copertina dal sito Il Kenya nel Kuore Onlus)