Blitz dei carabinieri e stop allo spaccio nei boschi di Fino Mornasco: 70.000 euro di incasso in cinque anni
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Attività fiorente gestita dagli stranieri: intercettati mentre venivano a cedere stupefacenti. Una dose di cocaina a 50 euro e chi non aveva soldi offriva prestazioni sessuali
Duro colpo inferto dai carabinieri della compagnia di Cantù nei boschi dello spaccio del territorio lariano. Smantellato un ulteriore bivacco utilizzato dai pusher per cedere dosi di droga nella zona di Fino Mornasco (boschi). Nei controlli sono stati impegnati anche gli specialisti degli squadroni Cacciatori, in grado di infiltrarsi di notte e di giorno nei boschi. Nelle ultime ore, i militari del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Cantù hanno denunciato quattro stranieri tra i 22 e i 44 anni, tutti già noti alle forze dell’ordine. Ricostruita una rete di spaccio che proseguiva almeno dal 2018 e con un giro d’affari stimato in 70mila euro.
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Le indagini hanno preso il via lo scorso mese di settembre quando i carabinieri hanno fermato una Mercedes che trasportava quattro marocchini (i denunciati) che facevano i “pendolari” dal Milanese: scendevano dall’auto e si addentravano nei boschi della zona di Fino per spacciare. Dai loro telefoni cellulari i carabinieri sono risaliti ai clienti: il giro di affari era molto florido, durava dal 2018 ed avrebbe portato in questi anni (dal 2018) a ottenere qualcosa come 70.000 euro.
Dalla testimonianza di una ragazza i carabinieri hanno appurato che gli spacciatori richiedevano prestazioni sessuali alle donne tossico dipendenti che non avevano i soldi per pagare. Una dose di cocaina, del peso di circa mezzo grammo, costava 50 euro.