A Cantù da oggi il parco-giochi dedicato alla bontà di suor Rita Borghi, una vita in missione in Eritrea
La cerimonia si è svolta questa mattina. IL sindaco Alice Galbiati – con alcuni suoi assessori al fianco – ha inaugurato (video sopra la cerimonia dopo la benedizione del parroco) il parco-giochi di via Spluga. E’ stato dedicato a suor Rita Borghi, una vita passata in missione in Eritrea (Asmara): Rita Borghi, canturina, ha dedicato la sua esistenza alla missione con i Comboniani. “Oggi concludiamo un percorso iniziato 10 anni fa, intitoliamo questo Parco a Suor Rita Borghi, una Sorella che ha fatto tanto per la nostra comunità, ma non solo. La scelta del luogo non è casuale, rispecchia infatti la personalità di una donna che si è spesa per il prossimo senza mai mettere il suo incredibile operato in risalto, ma agendo sempre con modestia, lasciando spazio all’Altro, ai più deboli, ai più fragili” le parole del Sindaco, Alice Galbiati.
Un percorso iniziato con il Concorso Artistico Letterario Suor Rita Borghi nell’anno scolastico 2013 – 2014 e durato sino al 2019 – 2020, frutto della co – progettazione tra Comune di Cantù, ASPEm e Spazio Libri La Cornice e dedicato ai bambini e ragazzi delle scuole della Città di Cantù, che ha sempre visto una grande partecipazione, arrivando anche a 850 alunni. “Quella di oggi non è una semplice intitolazione, è testimonianza di ciò che vogliamo resti anche nel futuro, di ciò che Suor Rita Borghi ha realizzato per Cantù e per Asmara. Come Amministrazione, abbiamo scelto di raccogliere questa eredità e di tramandare la memoria di questa grande donna e delle sue gesta, del suo amore per il prossimo e della sua incredibile umanità alle generazioni future”, ha continuato il Sindaco Galbiati.
Ringraziamenti sono stati rivolti agli Assessori Comunali, ai Consiglieri Comunali e alle precedenti Amministrazioni, rappresentate dall’ex – Sindaco Claudio Bizzozero:“Davanti a persone così significative, le Amministrazioni Comunali non possono che portare avanti il lavoro l’uno dell’altra, in una comune collaborazione e volontà”. Sentiti ringraziamenti anche al Parroco Don Lino, memoria storica della Città di Cantù, a DonMaurizio Pessina e alle consorelle Comboniane, in particolare Suor Elisa Kidane, che con Suor Rita Borghi è cresciuta e si è formata e che ne ha dipinto un ritratto commosso “Chiunque l’abbia conosciuta ha avuto il privilegio di abitare il cuore di una grande donna di straordinaria umanità e delicatezza. Il suo, è stato il cammino di una persona abitata da Dio, dal quale si è lasciata plasmare attraverso avvenimenti che hanno tracciato il passo dei suoi cinquanta anni di vita religiosa e missionaria”.
Infine, presenti anche i famigliari della suora. Tra loro, il nipote Sergio Borghi, che ricorda: “Vivevo il cammino della zia come se fossi un tifoso. Ricordo le sue lettere, ricche di avventure in questa terra che lei sentiva davvero come Patria. Ci ha trasmesso l’amore per le cose più semplici e umili, nascondendo sempre la sua grandezza”.
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(foto e video Mario Camagni per CiaoComo)
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