Intervista

Canzoni, vino e storie di vita sulle Strade Blu. Maurizio Pratelli e Luca “Nerolidio” raccontano la rassegna in partenza il 25 ottobre

"Da dove Arriva Allora Tutto Questo blu?" Si chiede Fabrizio Coppola nella canzone che ha ispirato il primo incontro, mercoledì 25 ottobre, della rassegna al Nerolidio Music Factory "Strade Blu"

strade blu rassegna

Dopo la fortunata esperienza di Strade Rosse, dopo una magica serata di aprile con Mauro Ermanno Giovanardi, il viaggio tracciato dal giornalista, scrittore, appassioanto di vini e vinili Maurizio Pratelli (con la colpevole complicità di Luca Castelli di Nerolidio), prosegue omaggiando Wlliam Least Heat-Moon e il suo romanzo più celebre Blue Highways: A Journey into America . Questa nuova rassegna live si basa ancora sull’idea di offrire storie di musicisti e vignaioli partendo dall’idea di raccogliere e condividere racconti. In quest’epoca in cui tutto è sempre più immateriale e troppo veloce, con Strade Blu Live si è voluto creare un momento assolutamente fisico per ritrovare il piacere di stare insieme attraverso forme d’arte accomunate dalla passione per le sentieri secondari. In un cerchio di vita e mestieri, di vino e canzoni, di polvere e curve, di pagine e parole senza trucco.

Dunque si riparte mercoledì 25 ottobre dal Nerolidio Music Factory di Como con il primo di una serie di appuntamenti mensili condotti da Pratelli che ci porteranno in giro per quell’Italia che tanto piaceva al Gianni Celati di Strada Provinciale delle anime. Le serate non sono solo l’occasione per ascoltare buona musica dal vivo, Maurizio imbastirà una piacevole narrazione con i musicisti, i vignaioli e il pubblico in un clima conviviale che favorirà anche le degustazioni dei vini selezionati (vini mai banali). L’ingresso è libero Info e prenotazioni: 031 507128

Il calendario vuole arrivare fino a primavera 2024 e oltre;   per il momento sono programmati 4 appuntamenti, per il resto bisogna aspettare, ma non è l’attesa del piacere essa stessa piacere?

Maurizio Pratelli e Luca Castelli di Nerolidio oggi ospiti a Ciaocomo radio

 

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Gli ospiti

Fabrizio Coppola

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Fabrizio Coppola per presentare dal vivo il suo nuovo album Heartland. Intimo, profondo, attento alla cornice sociale in cui si muove la sua musica, Fabrizio Coppola oltre ad avere una penna profonda, con questo nuovo lavoro riporta alla luce le sue radici nel segno di una grande maturità vocale. In questi brani gli amori musicali di Coppola sono espressi in una forma canzone più intima e per la quale è stato cucito un tessuto musicale perfettamente aderente a questa veste autorale, dolente e raffinata, che ricorda anche il Matt Berninger solista di Serpentin Prison. 

Pubblicato da Musica Distesa, prodotto da Giuliano Dottori (fratello di quel Corrado che a Cupramontana è diventato un riferimento resistente del vino naturale), con Diego Galeri alla batteria, Heartland arriva a ben dodici anni dall’ultimo lavoro discografico di Coppola, Waterloo, e contiene dieci canzoni che vanno a comporre un lavoro denso e compatto con testi aperti e personali come mai prima. Heartland è un disco sulla perdita, sull’abbandono, sulla fine delle cose e sulla forza da ritrovare, sul senso da grattare via dall’esistenza che – accade a tutti –, può farsi un deserto rabbioso o una distesa d’acqua immobile che sembrano impossibili da superare. E allo stesso tempo è un disco sulla luce, sull’azione come generatrice di senso, sul cammino da compiere qualunque sia la direzione scelta, sulla fiducia e sulla responsabilità personale. Dal punto di vista sonoro, anche per questo nuovo capitolo discografico Coppola guarda all’America, ispirandosi ai lavori più recenti di artisti come Sharon Van Etten, War On Drugs, The National.

“Nei miei dischi precedenti mi sembra di aver esplorato in profondità il suono del rock classico americano, dall’approccio quasi garage del mio debutto, La superficie delle cose, passando per il suono largo e classico di Una vita nuova e fino alle atmosfere tese ed elettriche di Waterloo – e mi piace citare anche la parentesi super folk del progetto Junkyards. Adesso avevo voglia di mescolare un po’ le carte e riprendere anche i suoni che mi hanno accompagnato nell’adolescenza, come per esempio le batterie elettroniche e i sintetizzatori. Quando ho portato a Giuliano Dottori i provini che avevo realizzato negli anni precedenti per cercare di mettere a fuoco il suono che avevo in mente, sapevo che sarebbe stato l’uomo giusto per dare vita e realtà alle mie visioni. E così è stato.”  Il disco esce insieme a un libro che raccoglie racconti, storie, poesie (oltre ai testi delle canzoni di Heartland), tutti figli della stessa ispirazione che ha condotto alla scrittura dei brani.

Luca Ghielmetti

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In una società in cui tutti cercano di apparire, dove tutto corre veloce senza lasciare radici, Luca Ghielmetti rappresenta una rara eccezione. Capace di mescolare mondi e persone, amore e vita, di tessere una fitta rete di relazioni tra il quotidiano e la passione per Brassens, Conte, De André, Waits, traducendo il tutto con uno stile musicale estremamente personale, che rende la sua musica graffiante e leggera, densa di spessore e delicatissima, Ghielmetti è un artista in grado di adattarsi ad ogni situazione, di respirare il momento per restituirlo carico di empatia. Ha partecipato al Premio Tenco, è stato per molti anni la spalla concertistica dell’amico Giorgio Conte, ha collaborato a più riprese con Enrico Ruggeri, per cui ha scritto anche diverse canzoni di successo come ad esempio il singolo A un passo dalle nuvole, e altri bei nomi della musica d’autore italiana. In passato ha pubblicato Le corniole di nonno Rassuli (1990) e  Dolci spose mancate d’un soffio (1998), album oggetto di culto, ormai introvabili. Dopo alcuni anni di pausa discografica, nel 2009 Ghielmetti ha raccolto in un nuovo omonimo disco  le canzoni  che meglio rappresentavano il suo percorso. Per realizzarlo, il cantautore di Valmorea si è rivolto ad uno dei musicisti-produttori più ricercati al mondo, quel Greg Cohen noto per i suoi trascorsi con Tom Waits e per aver collaborato con tutti i più grandi. Un disco introspettivo nato grazie agli incontri con tanti amici che si sono avvicinati con entusiasmo al suo progetto e appena hanno potuto sono venuti a Milano per registrare le loro parti: il percussionista brasiliano Cyro Battista (Paul Simon, Natalie Merchant) o il chitarrista americano Tim Sparks e altri ancora. Luca Ghielmetti non è un artista che si incontra dove la vita corre dritta sull’asfalto. Molto più facile che succeda dove le persone lasciano tracce, dove le rughe hanno qualcosa da dire, dove tutto ciò che ti circonda è una storia da raccontare. Ghielmetti ha la voce roca e l’entusiasmo che trattiene a fatica tra le mani: gli sfugge spesso anche prima di sedersi curvo a un piano, prima di imbracciare la chitarra e riempirci il cuore con una nuova canzone: “Scendi Madonna a togliermi le spine, ci vuole un fiore per parlare con me, a piedi nudi sulle mie rovine sento gli applausi degli Champs Elysees”. Un concerto di Luca Ghielmetti è un sogno cantato, un viaggio  ricco di emozioni che corrono là dove il mare fa la curva. Là dove bisogna andare. Insieme.

Massimo Scoca

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Nasce a Como nel 1966. Diplomato al conservatorio G. Verdi di Como in Basso e Contrabbasso, è un musicista eclettico, capace di spaziare attraverso i più vari stili musicali, dal jazz, al rock, alla classica. Partecipa alle seguenti tournèe: Stewart Copeland (il mitico batterista dei Police), Dee Dee Bridgewater, John Martyn, Level 42, Bob Geldof, Bryan Adams, Tito Gomez (tour europeo), John Davis, Linda Wesley, Paul Jeffrey, Michael Rosen, Ronnie Jones, Rossana Casale. Collabora con: Tullio De Piscopo, Gatto Panceri, Tosca, Enzo Iannacci, Enrico Ruggeri, Aida Cooper, Lucio Dalla, Francesco Baccini, Luca Ghielmetti, Laura Fedele, Bruno Lauzi, Andrea Mirò, Justine Matera. Nelle varie trasmissioni televisive Massimo ha accompagnato vari artisti fra cui: Ornella Vanoni, Giorgia, Mario Biondi, Irene Grandi, Mietta, Roberto Vecchioni, Massimo Ranieri, Gigi D’Alessio e tantissimi altri. Nel mondo jazz ha collaborato con nomi importanti: da Gigi Cifarelli ad Antonio Faraò a John Davis, Linda Wesley, Paul Jeffrey e di recente con il talentuoso ed affermato pianista francese Jean Christophe Cholet (prodotto dalla Enya) ma anche Claudio Savoldi, Eva Simontacchi, Ilaria Kramer e tanti altri amici musicisti.

Colonna portante di orchestre televisive in trasmissioni Rai, tra le quali ricordiamo il Premio Tenco e la trasmissione “Ci vediamo in TV” con Paolo Limiti, inoltre è strumentista di basso elettrico nella Silvano Belfiore Band della trasmissione “Crozza Italia Live” condotta da Maurizio Crozza su La7. Incide con: il gruppo jazz progressive “Subjects” (Max Furian, Marco Bianchi e Giorgio Secco); “Luca Zamponi Mob” ; con il batterista Giorgio Di Tullio; partecipa inoltre all’incisione dei CD di musica pop pubblicati dalla De Agostini; con il cantautore Luca Ghielmetti, con Ivano Torre Quintett (Musique D’urt); con il GreenSlaves Gospel Choir (Everything I desire); con * Stewart Copeland (Orchestrali), celebre batterista dei Police, qui è stato bassista unico e l’album nominato alla 48esima edizione dei Grammy Award (USA); con Eric Van Aro (Friends)e tanti altri. Ha moltissima esperienza come docente di basso elettrico e contrabbasso in svariate scuole di musica e al CPM di Milano.

Pietro Torti

pietro torti

Vignaioli da quattro generazioni in Oltrepò Pavese. L’azienda porta il nome di mio padre, da cui l’ho ereditata nel 1990, ma la famiglia Torti coltiva ormai da generazioni i vigneti di proprietà sulle colline di Montecalvo Versiggia, piccolo comune dell’Oltrepò Pavese con colline che sono da secoli il terreno ideale per la coltivazione della vite. L’Oltrepò Pavese è la terza area di produzione di vini certificati in Italia  (dopo il Chianti e l’Astigiano) e la prima zona di produzione del Pinot Nero (circa il 75% dell’intera produzione nazionale). L’Oltrepò Pavese è una delle zone più importanti a livello mondiale per la produzione di spumanti con 12 milioni di bottiglie annue (di cui 1.5 milioni di spumante Metodo Classico). I vitigni più sono coltivati sono Croatina (4.000 ettari, il 70% dell’intera produzione nazionale), Barbera (3.000), Pinot Nero (quasi 3.000) e Riesling (1.500), e su questi vitigni puntiamo molto anche noi come azienda.

Mercoledì 25 ottobre ore 21

TUTTO QUESTO BLU
Canzoni, parole e corde
Fabrizio Coppola
Luca Ghielmetti
Massimo Scoca
Vini e sentieri
Pietro Torti

Nerolidio Music Factory
via Sant’Abbondio 7 COMO (interno)

L’ingresso è libero, prenotazioni: 031 507128

I PROSSIMI APPUNTAMENTI

Giovedì 9 novembre . ore 21
ONDA CALABRA
Canzoni e parole
Peppe Voltarelli
Vini e sentieri
Antonello Canonico

Giovedì 14 dicembre . ore 21
SPECIAL CHRISTMAS NIGHT
Canzoni e parole
Tba
Vini e sentieri
Francesco Orru

Giovedì 25 gennaio . Ore 21
SI SBAGLIAVA DA PROFESSIONISTI . Gianni Mura
Racconti, rumori e canzoni
Marco Arturi
Giorgia D’Agostino
Orlando Manfredi
Luca Ghielmetti
Vini e sentieri
Ezio Cerruti

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