Le due anime di Geo Poletti, collezionista e pittore. In Pinacoteca una mostra che vale doppio
Per la prima volta nelle sale della Pinacoteca Civica di Como, una significativa selezione dei dipinti di Geo Poletti e delle opere antiche acquisite a partire dagli anni ‘50
Inaugurata oggi in Pinacoteca a Como, la mostra “Geo Poletti. Collezionista e pittore”, incentrata sulla figura di Ruggero Poletti, per tutti Geo (Milano, 1926 – Lenno, Como, 2012), che sarà visitabile da domani fino al 3 marzo del prossimo anno. Già dal titolo si intuisce la dualità che ha generato un originale percorso espositivo: in quattro sale il Poletti pittore con una selezione di 40 opere, l’altro lato della mostra mette in relazione quadri antichi, per lo più di pittori lombardi che Poletti ha collezionato negli anni, con dipinti che fanno parte della quadreria della Pinacoteca.
(Geo Poletti nella sua abitazione di Porza (Lugano) 1985-1990 circa)
Ricercato conoscitore di pittura antica, collezionista e pittore in prima persona, Geo Poletti è una figura di primo piano nel panorama artistico italiano della seconda metà del Novecento. La sua raccolta, costruita con occhio attento alla qualità e senza preclusioni verso gli “anonimi” e gli artisti considerati “minori”, ha svolto un ruolo importante nella riscoperta di alcuni pittori poco noti, poi universalmente riconosciuti da critica e mercato, a partire dall’amato Paolo Pagani (Castello Valsolda, Como 1655 – Milano, 1716), di cui sono esposti ben 7 dipinti, e di un genere emblematico della pittura di età moderna come la natura morta, esplorata con passione e competenza in molte delle sue diramazioni del Seicento e del Settecento.
È anche grazie a Poletti e a Giovanni Testori, compagno di molte avventure nel campo della storia dell’arte, che grandi artisti lombardi a lungo trascurati, da Fra Galgario a Giacomo Ceruti, da Tanzio da Varallo a Cerano, Morazzone e Giulio Cesare Procaccini – sono entrati nel canone della storia dell’arte italiana e della storia del collezionismo.
La mostra “Geo Poletti. Collezionista e pittore” prosegue la collaborazione tra la Pinacoteca Civica di Como e la famiglia Poletti, collaborazione iniziata con il comodato della grande tela di Paolo Pagani la Caduta degli angeli ribelli concesso dagli eredi di Huberto Poletti (1954–2019)
L’esposiziome allestita al primo piano della Pinacoteca Civica di Como presenta un nucleo significativo dei dipinti antichi acquisiti a partire dagli anni ’50, esposti nelle sale della collezione permanente del museo, in dialogo con le opere lì collocate. Capolavori della natura morta seicentesca, compaiono, tra le altre, tele mitologiche, sacre e ritratti di Jusepe de Ribera, Battistello Caracciolo, Domenico Fiasella, Paolo Pagani, Giulio Cesare Procaccini, Carlo Francesco Nuvolone, Pietro Antonio Magatti, senza dimenticare alcuni dipinti di grande qualità ancora privi di paternità, in particolare ritratti, che hanno rappresentato e ancora oggi rappresentano una sfida appassionante per gli illustri conoscitori che varcano l’ingresso della residenza milanese dei Poletti.
Ospite d’onore è poi la grande e scintillante tela con Venere e Amore del cremonese Camillo Boccaccino, un capolavoro della pittura del Cinquecento in Italia Settentrionale, già celebrato nel 1587 dai versi di Giovan Paolo Lomazzo, in cui l’eleganza raffinata di Parmigianino dialoga con la sensualità del colore di Tiziano.
(a sx Camillo Boccaccino (Cremona 1504/1505-1546) Venere e Amore 1532-1537 circa – a dx Paolo Pagani (Castello Valsolda 1655-Milano 1716) Sacra famiglia con San Giovannino 1700-1705 circa. Museo Poldi Pezzoli Milano-Donazione Eredi Poletti)
La mostra della Pinacoteca Civica di Como si propone di dar conto di tutti gli aspetti dell’attività di Geo Poletti, presentandolo non solo sotto la veste più conosciuta di collezionista e connoisseur, ma anche come pittore, proponendo per la prima volta una significativa selezione dei suoi dipinti, con particolare attenzione per i ritratti di grandi dimensioni, tra cui uno in prestito dalla Fondazione IRCCS Ca’ Granda / Raccolte dell’Ospedale Maggioredi Milano e le opere dedicate al mondo dello sport, tra le quali spiccano quelle dedicate al tennis, di cui una in prestito dalla Fondazione Roberto Longhi di Firenze. Tra le tele esposte si segnalano quelle realizzate nel corso degli anni Sessanta che furono presentate al pubblico nelle due uniche mostre dei dipinti di Geo Poletti allestite durante la sua vita, entrambe presso l’autorevole Galleria del Milione di Milano (1962 e 1967).
Accanto a questi temi, la mostra vuole ricordare anche lo stretto rapporto intrattenuto da Geo Poletti con le istituzioni museali italiane, a partire dall’amata Pinacoteca di Brera, alla quale donò ben tre dipinti, un San Francescoin estasi di Giovanni Battista Crespi detto il Cerano, il Ritratto di Bartolomeo Miconi di Alessandro Magnasco e il Ritratto di Caterina Corbellini di Carlo Innocenzo Carloni, questi ultimi due concessi in prestito per la mostra di Como. Dal Museo Poldi Pezzoli di Milano giungerà un’altra donazione Poletti, un’incantevole Sacra Famiglia di Paolo Pagani, che con la sua presenza suggellerà la passione di Geo per questo straordinario pittore ancora da riscoprire da parte del grande pubblico.
(a sx Geo Poletti (Milano 1926-Lenno 2012) Autoritratto 1968 – a dx Geo Poletti (Milano 1926-Lenno 2012) Doppio ritratto di Geo e Roberto 1980-85 circa)
Il rapporto di Poletti con Como, coltivato fin dall’infanzia e proseguito negli anni con lunghi soggiorni nelle residenze di famiglia a Bellagio e a Lenno segna così una nuova tappa, di cui siamo certi che Geo, sempre pronto a condividere le sue scoperte nel campo dell’arte, sarebbe orgoglioso.
La programmazione espositiva della Pinacoteca civica, dichiara Veronica Vittani, Responsabile dei Musei civici e curatore della Pinacoteca, prosegue con un omaggio a Geo Poletti fine collezionista ed artista contemporaneo con l’obiettivo di offrire al pubblico un racconto su più livelli che possa intercettare diverse sensibilità. La mostra diventa quindi una opportunità di scoperta ed allo stesso tempo di valorizzazione continua delle collezioni museali.
Nei confronti del Poletti – dichiara l’Assessore alla Cultura Enrico Colombo – la nostra Comunità ha un enorme debito di riconoscenza, in quanto i suoi carismi hanno permesso di riscoprire l’opera del pittore comasco Paolo Pagani (1655-1716), grazie al comodato del 2021. La mostra permette ora alla Comunità comense di saldare questo debito e di affinare ulteriormente il legame con il proprio patrimonio artistico. La Pinacoteca è uno dei custodi dell’identità. La stessa identità che Geo Poletti cercava nelle tele, cimentandosi egli stesso, senza alcun timore reverenziale, nel campo della pittura, animato da autentica passione. La mostra non ci racconta solo il Poletti “cacciatore d’arte” ma ci mostra un lato inedito del Poletti artista e pittore in costante dialogo con le opere della collezione permanente. Un sentito ringraziamento alla Famiglia Poletti per la preziosa collaborazione accordata.
(Geo Poletti (Milano 1926-Lenno 2012) Olympia 1975-80 circa)
Geo Poletti collezionista e pittore
20 ottobre 2023 – 3 marzo 2024
Pinacoteca Civica di Como – via Diaz 84
Orari da martedì a domenica ore 10.00 – 18.00
Ingresso
Tariffa intera € 5,00 | Tariffa ridotta/gruppi € 3,00
Info pubblico Tel. +39 031 269869 – pinacoteca@comune.como.it – www.visitcomo.eu
Facebook e Instagram @museicivicicomo
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Dario Cimorelli Editore, con testi di Paolo Vanoli, Alessandro Morandotti, Giuseppe Frangi, Maria Serena Matarrese e una serie di testimonianze su Geo Poletti di storici dell’arte, antiquari, amici collezionisti.
Visite guidate:
La Pinacoteca organizza inoltre una serie di visite guidate con il curatore Paolo Vanoli, nelle seguenti date:
- domenica 5 novembre ore, 10.30
- sabato 2 dicembre, ore 15.30
- domenica 14 gennaio, ore 10.30
- sabato 10 febbraio, ore 15.30
Costo € 5,00, posti limitati, prenotazione obbligatoria entro il venerdì precedente alle 12.00 inviando una mail a pinacoteca@comune.como.it