Festival a Due Voci, le anteprime di Natura e Artificio

Tutte le anteprime in programma per la decima edizione del Festival A Due Voci – Natura e Artificio, che si terrà a Como dal 3 al 19 novembre
Prenderanno il via venerdì 3 novembre le anteprime della decima edizione, promossa nell’ambito dellaJournée mondiale de la philosophiepatrocinata dall’UNESCO, del Festival a Due Voci – Dialoghi di musica e Filosofia, che si terrà a Como fino al prossimo 19 novembre. Il tema scelto quest’anno, Natura e Artificio, è dedicato a Plinio il Vecchio (Como 23 – Stabia 79) nell’ambito delle celebrazioni per il bimillenario della nascita.
Il Festival, ideato dalla Casa della Musica di Como, è realizzato con il contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Como e con il patrocinio del Comitato Nazionale per le Celebrazioni per il Bimillenario della nascita di Plinio il Vecchio 2023-2024.
PROGRAMMA DELLE ANTEPRIME
Venerdì 3 novembre, ore 9 e ore 11
Pinacoteca Civica, via Armando Diaz 84
Spinozino – Laboratori di filosofia per bambini e ragazzi
a cura di Francesca Giani
Spinozino è un laboratorio di filosofia, concepito come un gioco, ma alla cui base vi sono grandi domande filosofiche, che saranno proposte ai bambini senza la pretesa di trovare risposte definitive, bensì per “giocarci sopra”, pensando, immaginando, e imparando a porsi ulteriori domande.
Il laboratorio è rivolto ai bambini dai 6 agli 11 anni e, nel contesto del festival A due voci – Natura e artificio, sarà dedicato ad un grande “artificio”: il nostro modo di misurare tempo.
«Che cos’è il tempo?» Siamo tutti abituati a raffigurare il tempo con l’immagine di un orologio, una clessidra. Come potremmo invece raffigurare il tempo che c’è dentro di noi, quello che un importante filosofo francese, Bergson, chiama “durata”? Metteremo i bambini al lavoro, fornendo loro tanti materiali diversi.
Sabato 4 novembre, ore 11
Pinacoteca Civica, via Armando Diaz 84
Nel ritmo dell’universo. I frammenti di Diotima di Mantinea nella scrittura sonora di María Zambrano
Manuela Moretti, filosofa
Mediante la lettura di alcuni frammenti che María Zambrano dedica alla sacerdotessa di Mantinea, proveremo a seguire l’intimo palpitare della Natura attraverso la scrittura sonora che la filosofa ci offre. L’invito è quello di restare in attento ascolto della realtà, seguendo un ritmo verbale che non ha rinunciato al legame con la realtà oscura e generativa. Ascoltando la voce di Diotima in questi suggestivi frammenti sarà possibile seguire una strada che si discosta da quella tracciata da una intera tradizione di pensiero di stampo idealistico e ascoltare la musica in stato nascente, quella melodia primordiale che è viva testimonianza di un pensiero che non ha divorziato dal sentire.
Ingresso libero con prenotazione a questo link.
Dalle ore 16.30
Salone Organo del Conservatorio G. Verdi, via Luigi Cadorna 4
Mysterium – Visioni, enigmi e sentieri nell’ultimo Skrjabin
I voli più audaci del grande musicista russo si condensano – come la sua musica – verso la fine (imprevista, precoce) della sua vita, e interessano i campi più svariati: la mistica pura; l’architettura in funzione anagogica; la matematica. E ancora: la questione della felicità dell’uomo e del suo destino più che umano; il significato del concerto pubblico; il ruolo redentivo dell’arte. Sentieri mai interrotti, crediamo, ma ben vivi, oggi più che mai. Questo piccolo variegato consesso di studiosi propone riflessioni polivoche aperte al dialogo e al futuro, contando in modo speciale sul graditissimo apporto di giovani compositori e interpreti, cui spetta il compito di rispondere, oggi, domani, a quegli enigmi.
Ore 16.30 – Margherita Anselmi, filosofa –Questioni aperte nell’ultimo Skrjabin
Ore 17 – Massimo Priori, compositore – Suono e architettura nel Mysterium di Skrjabin: tra geometrie e anagogie
Ore 17.30 – Tommaso Saturnia, compositore – Skrjabin: il Flusso e la Sintesi nei Preludi Op. 74
Ore 18 – Davide Pigozzi, pianista – Aleksandr Skrjabin
Sonata per pianoforte n. 10 op. 70 “Insetti”
Vers la Flamme op. 72
Cinque Preludi op. 74
Ingresso libero con prenotazione a questo link
Dal 4 al 7 novembre
Online su Youtube e Facebook
Contronatura, cartoline innaturali da New York
a cura di Pietro Molteni
Contronatura è una rubrica on-line all’interno del Festiva A due Voci 2023 composta da 4 brevi video e 4 articoli riguardo il tema Natura e Artificio.
Tesi sostenuta: l’uomo non cerca la natura, ma solo la sua idealizzazione. Questo concetto viene spiegato tramite quattro esempi da quattro diverse discipline: scultura, pittura, architettura, turismo.
Domenica 5 novembre. ore 11
Palazzo Valli Bruni, via Rodari 1
Citta vṛtti nirodhaḥ: l’acquietarsi del vorticare dei processi della mente
Francesco Mantero, maestro yoga
Nella profonda e sottile analisi che lo Yoga compie riguardo al funzionamento dell’essere umano, uno dei centri nevralgici è sicuramente il tema dell’artificio e della natura. Si potrebbe dire, parafrasando il titolo di “A due voci”, che secondo questa visione tutto ciò che la mente elabora, concatena, raccoglie, memorizza, tutti i processi del pensiero che nel loro complesso generano un centro con il quale si finisce per identificarsi (causando sofferenze e interferenze) non siano altro che un artificio. E che la liberazione da tutto ciò scaturisca dall’emergere di uno stato dell’essere incondizionato, uno stato che potremmo definire di natura. Per giungere a queste comprensioni, che non derivano da speculazioni intellettuali, ma sono il frutto dello sviluppo di una intelligenza intuitiva e silenziosa, lo Yoga non lascia da parte il corpo, anzi lo considera una sorta di essenziale laboratorio esperienziale. È nel corpo che questi processi accadono ed è lì che la luce di una attenta osservazione può renderli manifesti.
Ingresso libero con prenotazione a questo link
Domenica, 5 e 12 novembre ore 17 e domenica 19 novembre ore 11
Palazzo Valli Bruni, via Rodari 1
Reading Nietzscheani, 3 incontri
NATURA | MASCHERA | CAOS
A cura di Francesca Giani, Vincenzo Moraca, Roberto Sala
Un’esperienza libera di lettura a più voci, per provare insieme a restituire alla parola di Nietzsche la sua potenza espressiva, polisemica e plurale. Ogni settimana verrà proposta un’antologia tematica di aforismi tratti dalle opere di Nietzsche, per ripetere il gioco originario dell’oscillazione tra scrittura e lettura, da cui sorge il pensiero filosofico come gesto dell’infinita interpretazione, e per interpellare chiunque voglia fare propria questa esperienza di libertà, proponendosi come lettore e commentatore del testo.
Mercoledì 8 e 15 novembre, ore 18
Associazione Giosuè Carducci, viale Felice Cavallotti 7
Café Philo (organizzati in collaborazione con l’Associazione Carducci e con Clio – Circolo dei lettori di Como)
a cura di Katia Trinca Colonel
Esiste una legge di natura? È preferibile patire ingiustizia piuttosto che commetterla (Socrate, “Critone”)? La giustizia si può fondare sull’utile? Sono alcune tra le domande intorno a cui costruiremo un viaggio filosofico per mezzo del dialogo socratico. Il dialogo socratico è una modalità di incontro ispirata al metodo di Leonard Nelson, una pratica costruttiva e partecipata che permette di esprimere i propri dubbi ascoltando gli altri, di cercare di comprendere i diversi punti di vista per arrivare a una definizione il più possibile condivisa.
La counselor filosofica Katia Trinca Colonel avrà il ruolo di facilitatrice.
Ingresso libero con prenotazione a questi link: 8 novembre, 15 novembre