Musica, filosofia e mistero nella vita di Skrjabin. Un incontro “A Due Voci”

MYSTERIUM. Visioni, enigmi e sentieri aperti nell’ultimo Skrjabin, domani al Conservatorio, è una delle anteprime del festival A Due Voci a Como fino al 19 novembre.
E’ iniziata questa mattina, con le anteprime, la decima edizione del Festival a Due Voci – Dialoghi di musica e Filosofia, promossa nell’ambito dellaJournée mondiale de la philosophiepatrocinata dall’UNESCO, che si terrà a Como fino al prossimo 19 novembre. Il tema scelto quest’anno, Natura e Artificio, è dedicato a Plinio il Vecchio.
Le due voci che animano la manifestazione sono la musica e la filosofia, così collegate tra loro (in questi dieci anni il festival ce lo ha insegnato), che si potrebbe, quasi, ipotizzare che una non esisterebbe senza l’altra e viceversa. Un teoremo estremo e non verificabile, ma verò è il contrario e la vita e l’arte del musicista russo Aleksandr Nikolaevič Skrjabin (1872 – 1915), è la dimostrazione di quanta filosofia ci sia in un componimento musicale. Di Skrjabin il festival A Due Voci si è occupato nelle precedenti edizoni e dedicherà a lui una delle anteprime di questa nuova edizione.
Domani, sabato 4 novembre ore 16.30, al Conservatorio “G. Verdi” (Via Cadorna 4 Como), l’incontro Mysterium – Visioni, enigmi e sentieri nell’ultimo Skrjabincon Margherita Anselmi (filosofa), Massimo Priori (compositore), Tommaso Saturnia (compositore), Davide Pigozzi (pianista)
Ingresso libero con prenotazione a questo link
I voli più audaci del grande musicista russo si condensano – come la sua musica – verso la fine (imprevista, precoce) della sua vita, e interessano i campi più svariati: la mistica pura; l’architettura in funzione anagogica; la matematica. E ancora: la questione della felicità dell’uomo e del suo destino più che umano; il significato del concerto pubblico; il ruolo redentivo dell’arte. Sentieri mai interrotti, crediamo, ma ben vivi, oggi più che mai. Questo piccolo variegato consesso di studiosi propone riflessioni polivoche aperte al dialogo e al futuro, contando in modo speciale sul graditissimo apporto di giovani compositori e interpreti, cui spetta il compito di rispondere, oggi, domani, a quegli enigmi.
Il programma
ore 16:30
Margherita Anselmi, filosofa

Questioni aperte nell’ultimo Skrjabin
Il testo destinato al Mysterium, o meglio a un complesso Atto preparatorio che nelle intenzioni del compositore avrebbe posto le condizioni di un Nuovo Avvento, risulta – assieme a tutte le componenti più audaci della sua ultima ricerca – il generatore e insieme il punto d’origine di sentieri non scontati e tuttora aperti: cercherei di dipingerne la portata messianica, storica, ontologica, esistenziale, marcandone l’attualità e la problematicità.
ore 17:00
Massimo Priori, compositore

Suono e architettura nel Mysterium di Skrjabin: tra geometrie e anagogie
Nel Mysterium è evidente la presenza di uno spazio voluto e creato dal compositore coerentemente con la visione sinestetica di un progetto compositivo dove anche l’architettura assume un ruolo al pari dei suoni, profumi, colori. Architettura intesa come organizzazione di uno spazio nella forma di sacro recinto seguendo le antiche tradizioni degli ermetici costruttori medievali. Per Skrjabin si tratta dunque di una riscoperta della “funzione anagogica” della geometria e della musica, vale a dire le capacità di indirizzare la mente dal mondo delle apparenze ad altre dimensioni.
ore 17:30
Tommaso Saturnia, compositore

Skrjabin: il Flusso e la Sintesi nei Preludi Op. 74
Scritti nel 1914, i Cinque Preludi Op. 74 rappresentano l’ultimo lavoro ultimato da Skrjabin prima della sua prematura morte. Una sensazione di intangibile fluidità permea la raccolta, epitaffio di una nuova maturata estetica compositiva skrjabiniana. Non è quindi un caso che frammenti di questi Preludi siano stati utilizzati dal compositore come appunti progettuali del suo Atto Preliminare. L’analisi e le osservazioni qui presentate sperano di arricchire con utili prospettive un già vasto affresco di indagini, mostrando i Preludi sotto una diversa veste: brevi sintesi musicali sospese in quel flusso creativo ininterrotto, intangibile ed irrealizzabile che nella mente di Skrjabin assunse il nome di Mysterium.
ore 18:00
Davide Pigozzi, pianista

Aleksandr Skrjabin
Sonata per pianoforte n. 10 op. 70 “Insetti”
Vers la Flamme op. 72
Cinque Preludi op. 74