Dentro le opere di Pierluigi Ratti allo spazio The Art Company



Continua fino al 17 novembre la mostra di Pierluigi Ratti “Alterazioni materiche”
Avebbe dovuto chiudere lo scorso 4 novembre la mostra Alterazioni Materiche di Pierluigi Ratti, ma, visto il grande successo ottenuto, viene prorogata fino a venerdì 17 novembre
con i seguenti orari: lunedì/venerdì 15 – 18.30 sabato solo su appuntamento chiamando il 335.8095646
In esposizione nello spazio The Art Company di via Borgovico 163 (cortile interno), una serie di opere recenti dell’artista comasco, frutto di un lavoro di ricerca su materiali contemporanei che ha interessato dapprima la produzione di opere/sculture – una sorta di figure astratte a sviluppo verticale – e, in seguito, rilievi in cui le forme, ottenute mediante un primo lavoro di taglio e una successiva lavorazione con il calore di pannelli di polistirene estruso, costituiscono intriganti elementi plastici.
Pierluigi Ratti è un artista eclettico perché riesce a sperimentare le sue creazioni in maniera totale, aprendosi completamente, facendo passare da questa soglia tutta la sua professionalità che si era
già evoluta con la formazione dei suoi giardini botanici, i quali si trasferiscono in maniera intrinseca nelle sue ultime opere d’arte: dalle sculture cubiste realizzate con materiali di scarto fino a questi quadri idealmente carichi e vivi di un espressionismo informale, dove il colore, li trasforma in altrettanti paradisi fertili e particolari. Le opere di Pierluigi non solo ci coinvolgono e ci attraggono, ma ci consentono di farne parte e di sentirci dentro di loro.

Il critico d’arte Luigi Cavadini ha scritto delle mostra “Alterazioni Materiche”:
Lavorare la materia.
Eccolo qui, Pierluigi Ratti. Una storia che lo ha visto a lungo confrontarsi con la natura (i fiori, le piante, i giardini) da cui è rimasto fortemente suggestionato. Con uno sguardo all’arte (ricordiamo il Centro Serre Ratti, voluto da lui e dal fratello, luogo di esposizioni dedicate in particolare all’astrattismo attivo tra la metà degli anni Settanta e la fine degli anni Ottanta del secolo scorso) che lo ha affascinato e provocato. Sempre con uno spirito positivo e propositivo, che lo ha portato negli anni più recenti alla fondazione, con alcuni amici, di The ArtCompany e al coinvolgimento nell’attività dell’Associazione di molti artisti attivi tra Lombardia e Canton Ticino.
Con queste premesse, ci pare interessante presentare una serie di sue opere recenti, frutto di un lavoro di ricerca su materiali contemporanei che ha interessato dapprima la produzione di opere-sculture – una sorta di figure astratte a sviluppo verticale – ed ora questi rilievi in cui le forme ottenute mediante un primo lavoro di taglio e una successiva lavorazione con il calore di pannelli di polistirene estruso costituiscono intriganti elementi plastici che possono vivere semplicemente della energia che li connota o trovare ulteriore espressività in composizioni plurime o in un intervento coloristico che può interessare le forme stesse e/o i piani di supporto.
Interessante è il percorso di definizione di questa serie di lavori, che hanno ascendenze lontane, non mancando riferimenti illustri come ad esempio Lucio Fontana e Alberto Burri, ma che si situano in una esperienza del tutto originale. Già in avvio, nel rilievo a due livelli, in cui da un fondo bianco che mima un’esplosione sembra distaccarsi un elemento ellittico fluttuante giocato sui grigi, appare evidente l’intenzione di presentare una composizione in divenire. Così anche quando
la superficie ondulata (accartocciata verrebbe da dire in alcuni casi) è solo tra-passata da fori che sembrano originati dalla esplosione di bolle, si percepiscono in una valutazione attenta del manufatto i vari passaggi che lo hanno costituito. Il trattamento a caldo del polistirene, che in parte lo modella e in parte lo consuma, consente all’artista di gestire la sua evoluzione nelle forme che poi diventano la sostanza dell’opera: parte dei rilievi, così come il grande polittico in mostra, sono composti dai risultati grezzi del trattamento con il fuoco e si presentano come esiti puri declinati nei toni di calde sabbie la cui colorazione è dovuta solo alla diversa intensità di calore con cui sono lavorati, mentre un’altra parte è assistita e conclusa con il trattamento a colore che contribuisce in modo determinante alla sua efficacia espressiva.
Esiti differenti, quindi, più destinati alla contemplazione i primi, a volte favoriti anche dal colore dei fondali di supporto, mentre gli altri appaiono più diretti a generare suggestioni, ma nel complesso tutti volti a invitare il fruitore a una lettura più personale e intima che non si fermi al primo approccio ma si lasci accompagnare da quel senso di libertà e di poesia che contraddistingue ciascuno di essi.

Pierluigi Ratti
nato a Como nel 1940, paesaggista in attività e da sempre cultore dell’arte contemporanea nel 2014 inizia la collaborazione con l’amico artista Angelo Tagliabue per realizzare progetti artistici
comuni. Nel 2015 fonda l’associazione culturale The Art Company Como con l’intento di creare uno spazio per promuovere l’arte nel territorio e contemporaneamente viene organizzata l’esposizione Fuori di Mostra sempre con Angelo Tagliabue. Successivamente con il suo amico realizzano presso The Art Company Como la mostra Il Punto del punto di domanda.
L’anno 2018 lo vede partecipe alla collettiva Ragione e Sentimento organizzata dall’associazione Segreta Isola presso Villa Leoni diSala Comacina e successivamente a Palazzo Terragni di Como.
Nel 2019 partecipa alla collettiva Omaggio al Bauhaus realizzata da Segreta Isola.
Nel 2020 realizza una grande scultura ispirata a La Colonna Infinita per la mostra collettiva L’inizio del Mondo – Omaggio a Costantin Brancusi che troverà la sua collocazione definitiva nel bosco della Tenuta dell’Annunziata dove installerà in seguito (2021) la scultura L’albero degli Alberi omaggio a Emilio Trabella noto paesaggista amico da poco scomparso. Il 2021 lo vede partecipare con tre sculture alla I° Biennale d’Arte Contemporanea della Murgia. Nel 2022 promuove e partecipa alla collettiva Arte contro le guerre organizzata dall’associazione The Art Company Como riproposta a Milano presso la Basilica di San Carlo al Corso. Partecipa nel gennaio 2023 alla collettiva I Materiali presso la Galleria Monopoli di Milano.