Teatro: “Barbablù 2.0”, quattro spettacoli in provincia sulla violenza contro le donne

8 novembre 2023 | 07:55
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Teatro: “Barbablù 2.0”, quattro spettacoli in provincia sulla violenza contro le donne
Teatro: “Barbablù 2.0”, quattro spettacoli in provincia sulla violenza contro le donne
Teatro: “Barbablù 2.0”, quattro spettacoli in provincia sulla violenza contro le donne
Teatro: “Barbablù 2.0”, quattro spettacoli in provincia sulla violenza contro le donne

L’associazione culturale Teatro in Mostra porta il suo spettacolo contro la violenza sulle donne, “Barbablù 2.0” in quattro teatri della provincia di Como

Verso il 25 novembre, Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne, l’associazione culturale TiM Teatro in Mostra mette in scena la tragedia “Barbablù 2.0: i panni sporchi si lavano in famiglia”, scritta da Magdalena Barile, uno spettacolo di teatro civile che affronta con lo stile della prosa contemporanea una tematica sociale di forte attualità come la violenza sulle donne che, sul palcoscenico come nella realtà, e le statistiche lo confermano, si consuma più frequentemente, in famiglia.

Saranno quattro le rappresentazioni di “Barbablù 2.0″ in provincia di Como nei prossimi giorni: il 10 novembre (ore 20.30) al Cine Teatro Moderno di BINAGO,  il 12 novembre (ore 16.00) all’Auditorium di Ossuccio in TREMEZZINA, il 17 novembre (ore 21.00) all’Auditorium Istituto S. Maria Assunta di VILLA GUARDIA, infine il 24 novembre (ore 21) all’Auditorium Colosseo  di CARIMATE. 

“Barbablù 2.0: i panni sporchi si lavano in casa” è uno spettacolo poetico e privo di ogni retorica sul tema della violenza sulle donne. Non è la storia di un marito violento e delle conseguenze delle sue azioni, ma la storia di un viaggio nella testa di una donna. La ricerca di un’identità forte che si è persa, sfilacciata fra violenze e soprusi che sono diventati la norma. Come in un giallo, la protagonista si troverà a ricostruire la dinamica di un omicidio, il suo, arrivando alla consapevolezza finale e terribile di esserne stata complice. La storia di violenza domestica è quella più diffusa e meno visibile perché si consuma tra le pareti della propria casa ed arriva dalle mani di chi dovrebbe amarti e accarezzarti e invece ti annienta non solo fisicamente ma anche psicologicamente e moralmente.

L’archetipo da cui il tutto prende il via è quello della famosissima favola di Barbablù dello scrittore francese Perrault nella quale in protagonista sposa varie donne e le uccide, nascondendone il cadavere nel sotterraneo. Il testo di Magdalena Barile aggiorna la storia al XXI secolo, la scelta è infatti stata quella di ambientare “Barbablù 2.0″ in una ricca provincia del nord di questo paese, evitando l’alibi della povertà, della dislocazione geografica e dell’ignoranza. Un mondo all’apparenza di assoluta armonia, di fiaba appunto, dove dietro le porte regnano meccanismi implacabili di violenza e sudditanza psicologica.

Laura Negretti e Alessandro Quattro

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BARBABLU’ 2.0 I PANNI SPORCHI SI LAVANO IN FAMIGLIA

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