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Festival a Due Voci, l’inizio è davvero vulcanico

9 novembre 2023 | 13:30
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Festival a Due Voci, l’inizio è davvero vulcanico

Venerdì 10 novembre si inaugura la decima edizione del Festival a Due Voci: il programma fino a domenica

Sarà inaugurata ufficialmente venerdì 10 novembre la decima edizione, promossa nell’ambito dellaJournée mondiale de la philosophiepatrocinata dallUNESCO, del Festival a Due Voci – Dialoghi di musica e Filosofia, che si terrà a Como fino al prossimo 19 novembre. Il tema scelto quest’anno, Natura e Artificio, è dedicato a Plinio il Vecchio (Como 23 – Stabia 79) nell’ambito delle celebrazioni per il bimillenario della nascita.

Il Festival, ideato dalla Casa della Musica di Como, è realizzato con il contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Como e con il patrocinio del Comitato Nazionale per le Celebrazioni per il Bimillenario della nascita di Plinio il Vecchio 2023-2024.

Il primo appuntamento in programma è previsto, alle 17.45, presso la Biblioteca Comunale di Como, in piazzetta Venosto Lucati, con il celebre filosofo francese Michel Onfray, che dialogherà con il curatore del Festival Bruno Dal Bon in un incontro dal titolo Saper vivere ai piedi di un vulcano.

Ingresso libero con prenotazione qui

Alle 20 invece, negli spazi di San Pietro in Atrio, si terrà una conferenza-degustazione per scoprire il vino dalla Naturalis Historia di Plinio il Vecchio alla sua contemporaneità, con l’assaggio guidato di 4 vini vulcanici. Vino e armonie del suolo: il vulcano come metafora narrativa della mineralità è l’incontro curato da Andrea Dani, docente di tecnica della degustazione, che dialogherà con Maurizio Pratelli, giornalista e scrittore.

A seguire è previsto un rinfresco offerto da Vegami, enogastronomia naturale di Como.

Per partecipare è necessario diventare soci dell’Associazione Casa della Musica versando la quota di 25 euro cliccando qui oppure direttamente la sera dell’evento.

La giornata di sabato 11 novembre, invece, si aprirà alle ore 11 all’Accademia Giuditta Pasta di Via Rodari con il filosofo Santiago Espinosa.

Santiago Espinosa è un filosofo franco-messicano. È il vincitore 2015 della Cioran Fellowship del National Book Center.

Svolge i suoi studi di filosofia alla Sorbona di Parigi e all’Università di Barcellona. Il suo pensiero prende forma dalla filosofia della musica di Schopenhauer. Allievo del filosofo Clément Rosset, Espinosa sostiene che la musica esprima nient’altro che se stessa, provocando emozioni puramente musicali.

Ingresso libero con prenotazione qui

Il secondo appuntamento è alle 17 alla Biblioteca Comunale per un’anteprima assoluta: il regista Jean-Charles Fitoussi presenterà al pubblico di A Due Voci il suo ultimo film, Cavatine.

In un maestoso castello, un’intera famiglia viene congelata nel tempo dalla scienza del professor Stein, che fa rivivere i vecchi occupanti del luogo, utilizzando i corpi addormentati come ricettacoli di questi intriganti zombie.

Se i riferimenti al moderno Prometeo (o Frankenstein) di Shelley appaiono evidenti già dalla sinossi del film, più sottili seppur largamente presenti sono i rimandi filosofici. Ad ispirare il film stesso è l’aforisma 109 de La Gaia scienza di Nietzsche: “Guardiamoci dal dire che la morte è quel che si contrappone alla vita. La vita non è che una varietà della morte e una varietà alquanto rara.”

La proiezione sarà preceduta da un incontro con il regista dal titolo Varietà della morte.

Ingresso libero con prenotazione qui

Festival a Due Voci weekend 10-12 novembre

Chiuderà la giornata, alle 21, nella Sala Bianca del Teatro Sociale di Como, il Quartetto Noûs con un’esecuzione in anteprima assoluta del Quartetto in do maggiore “Provenzalische Hochzeit”, composto da Peter Gast e dedicato a Nietzsche come omaggio all’ispirazione provenzale della sua filosofia, rintracciabile anzitutto ne “La gaia scienza”. Una composizione che rappresenta quasi la risposta all’invito espresso da Nietzsche nell’aforisma 106 del testo citato: «Ho sete di un maestro nell’arte musicale […] che apprendesse da me i miei pensieri e li traducesse poi nel suo linguaggio: così mi sarebbe più facile insinuarmi nell’orecchio e nel cuore degli uomini».

Il progetto di recupero di questo brano inedito è stato promosso dal Festival A due voci di Como in collaborazione con la Fondazione Nietzsche-Haus di Sils-Maria e l’Opera Grand Avignon. Il lavoro di ricerca e revisione sugli autografi conservati al Goethe-und Schiller-Archiv di Weimar è stato curato da Guido Boselli e Bruno Dal Bon, che farà da relatore durante la serata.

Il concerto è stato realizzato grazie al sostegno dell’Accademia e del Liceo Musicale e Coreutico Giuditta Pasta di Como

Ingresso libero con prenotazione qui

Domenica 12 novembre, presso l’Accademia Giuditta Pasta, presso Palazzo Valli Bruni in via Rodari 1, si potrà assistere ai Reading Nietzscheani – Maschera, a cura di Francesca Giani, Vincenzo Moraca e Roberto Sala.

Un’esperienza libera di lettura a più voci, per provare insieme a restituire alla parola di Nietzsche la sua potenza espressiva, polisemica e plurale. Ogni settimana verrà proposta un’antologia tematica di aforismi tratti dalle opere di Nietzsche, per ripetere il gioco originario dell’oscillazione tra scrittura e lettura, da cui sorge il pensiero filosofico come gesto dell’infinita interpretazione, e per interpellare chiunque voglia fare propria questa esperienza di libertà, proponendosi come lettore e commentatore del testo.

Ingresso libero con prenotazione qui