Argerich e Dutoit: due giganti della musica a Lugano

14 novembre 2023 | 18:01
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Argerich e Dutoit: due giganti della musica a Lugano
Argerich e Dutoit: due giganti della musica a Lugano
Argerich e Dutoit: due giganti della musica a Lugano
Argerich e Dutoit: due giganti della musica a Lugano

Nella Sala Teatro del LAC Lugano uno dei concerti più attesi della stagione: l’orchestra European Philharmonic of Switzerland diretta da Charles Dutoit con la celebre pianista Marta Argerich

Venerdì 17 novembre la Sala Teatro del LAC Lugano, pur nella sua maestosità, sembrerà piccola al cospetto di due grandissimi interpreti della musica. Si perchè Martha Argerich Charles Dutoit sono due giganti, e i loro concerti insieme sono un abbraccio. È sempre difficile dire chi sia più intrepido dei due: lei, con i tasti del suo pianoforte,cattura e travolge senza presunzione, ogni volta emoziona e sconvolge per la naturalezza, la solidità umile e senza sfarzi.Il Maestro Dutoit è sempre capace di cesellare un’orchestrazione di rara bellezza, e non aggiunge altro. Sa pretendere dall’orchestra, in questo caso i giovani concertisti dell’ European Philharmonic of Switzerland, risposte rapidissime ai cambi di colori e atmosfere, ma asseconda la cantabilità della Argerich prendendosi cura di tutto ciò che circonda il pianoforte.Leggere il programma predice tutto di questa serata: sono le meraviglie del Tombeau de Couperin di Ravel e il Concerto per pianoforte di Schumann a confermare che la regina del pianoforte è ancora saldamente sul trono, e la settima di Beethoven a ricordarci che solo un genio poteva lasciarci in dono un tema in grado di rimanere impresso nella memoria usando così poche note.Potenza del ritmo, apoteosi della danza. Ancora una bellissima occasione nel percorso di ascolto dei capolavori sinfonici beethoveniani: la Settima sinfonia. Che la danza e il ritmo penetrino questa musica è evidente al primo ascolto. Il ritmo ne diviene elemento generatore, innerva e vivifica la melodia, plasma i temi. Ma ancora sottolinea i cambi armonici, concentra o disperde i motivi, sostiene e sospinge vigorosamente le dinamiche.

Quattro anni trascorrono tra la gestazione della Settima e della Quinta sinfonia. Se è un conflitto fra principi avversi la chiave di lettura della Quinta, nella Settima il contrasto non è tra il fato e l’uomo, fra il male e il bene, fra la materia e lo spirito, ma quello fra luce e ombra, fra tensione e distensione e appartiene alla vita interiore di ognuno di noi.

Martha Argerich è fra le più importanti pianiste e interpreti degli ultimi cinquant’anni: nata a Buenos Aires il 5 giugno 1941, ha debuttato in concerto all’età di otto anni, si è trasferita nel 1955 in Svizzera, dove ha studiato con Friedrich Gulda, poi è stata allieva del leggendario Arturo Benedetti Michelangeli, di Stefan Askenase e Nikita Magaloff. Tra il 1969 e il 1973 è stata sposata con Charles Dutoit e anche alla fine del matrimonio sono rimasti amici e la loro intesa sul artistica non è mai venuta meno.
Charles Dutoit è nato a Losanna e la sua ampia formazione musicale include gli studi di storia della musica, di composizione, di violino, viola, pianoforte e percussioni ai conservatori di Ginevra, Siena, Venezia e Boston.