Il dramma della giovane Giulia Cecchettin approda anche in consiglio comunale a Como: un minuto di silenzio chiesto da consiglieri e assessore per l’ennesimo femminicidio del 2023. In avvio della seduta odierna il ricordo della giovane uccisa dal proprio compagno. Richiesta avanzata dai consiglieri Cantaluppi (Fratelli d’Italia) e Fanetti (PD), ma anche dall’assessore pari opportunità Quagliarini. Il presidente Anzaldo ha deciso un minuto di raccoglimento: tutti in piedi in aula (foto qui sotto)
Poco prima un battibecco a distanza – sulla violenza alle donne – tra sindaco Rapinese e la consigliera Lissi. E’ stata la consigliera ad accendere la miccia intervenendo in aula e richiamando la forte tensione della seduta precedente (6 novembre):”Grazie a chi mi ha espresso solidarietà – ha detto – dopo la scorsa seduta. Sono state tante le persone che lo hanno fatto. Le modalità di ridicolarizzare la mia persona, da parte del sindaco, sono inqualificabili, è uno scherno unico, quasi una intimidazione. Ma io sindaco – ha detto la consigliera rivolgendosi a Rapinese – non ci sto e non mi faccio intimidire da lei. Sono una donna e sono forte…..”. Non si è fatta attendere la risposta del primo cittadino (video allegato):”La violenza sulle donne è una cosa seria….” così Rapinese in chiusura dei due minuti di replica.
La seduta odierna è proseguita poi con gli altri punti all’ordine del giorno (di natura finanziaria, spiegati dall’assessore al bilancio Monica Doria) tra cui due variazioni di bilancio contestate dal consigliere Nessi (Svolta Civica) che ha definito queste variazioni “troppo frequenti e frutto di una mancanza di programmazione della giunta e della incapaità di previsione”. Ma anche qui Rapinese lo ha “stoppato”:”Il bilancio preventivo – ha detto – si può e si deve modificare quante volte si vuole in funzione degli obiettivi da ottenere”. I due provvedimenti sono passati a maggioranza, come pure il terzo punto della serata: il riconoscimento del debito fuori bilancio in ordine ai lavori di somma urgenza a seguito degli eventi alluvionali del 14 e 15 giugno 2023 (presentato dall’assessore ai lavori pubblici Ciabattoni).
A quel punto un colpo di scena, sicuramente una sorpresa. Una cosa non consueta come l’ha definita il presiden
te del consiglio Anzaldo. Lui, il vice presidente Legnani e il segretario generale si sono riuniti – interrompendo la seduta – per decidere come trattare una interrogazione presentata dal consigliere Nessi (di Svolta Civica). Argomento delicato da quanto si è appreso, con il coinvolgimento di diverse persone esterne al Comune. Da qui – cosa non consueta come detto, ma possibile – la decisione di chiudere la seduta a porte chiuse a tutela della riservatezza delle persone coinvolte e del segreto d’ufficio. Tema, dunque, che resta all’interno dell’aula: solo i consiglieri e i funzionari del Comune a sentire, gli altri tutti fuori (giornalisti compresi). Staccato il collegamento in streaming della diretta anche qui a tutela della riservatezza. Una novità, certo, per le sedute consiliari cittadine.
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