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Parco Spina Verde, parte il progetto di valorizzazione forestale e la conservazione della biodiversità

22 novembre 2023 | 13:41
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Parco Spina Verde, parte il progetto di valorizzazione forestale e la conservazione della biodiversità

Avviato il progetto Bioclima Spina Verde 2.0, finanziato per 260mila euro da Regione Lombardia e per 280mila euro con fondi del Parco. L’iniziativa prevede interventi di conservazione, recupero e valorizzazione forestale.

Nel cuore della Spina Verde, il connubio tra la conservazione dell’ambiente e lo sviluppo territoriale si evolve verso nuovi orizzonti con l’obiettivo di mirare a preservare e arricchire i preziosi ambienti naturali esistenti. È notizia di questi giorni che il Parco ha infatti avviato il progetto Bioclima Spina Verde 2.0, finanziato per 260mila euro da Regione Lombardia e per 280mila euro con fondi del Parco. L’iniziativa prevede interventi di conservazione della biodiversità, di recupero e valorizzazione forestale, oltre allo studio dei servizi ecosistemici, ovvero quei benefici diretti e indiretti che gli ecosistemi forniscono agli esseri umani e alla natura stessa. Queste attività vanno ben oltre la semplice bellezza del paesaggio e includono funzioni cruciali per il benessere umano, come la produzione di ossigeno, la regolazione del clima, la purificazione dell’aria e dell’acqua, la fertilità del suolo e la fornitura di risorse alimentari.

“Vogliamo soddisfare le esigenze della comunità e dell’ambiente e, proprio in quest’ottica, il Parco ha implementato una serie di iniziative innovative. Il progetto mira a introdurre pratiche di gestione forestale sostenibile, monitoraggio attivo della salute del bosco e di riduzione dei dissesti idrogeologici – spiega il Presidente dell’Ente regionale Giorgio Casati – Queste azioni non solo proteggono la biodiversità esistente, ma sfruttano anche il potenziale di questi ecosistemi per fornire vantaggi tangibili a chi li visita e a coloro che ne beneficiano indirettamente. Non bisogna sottovalutare che, nei meandri dei paesaggi naturali, si cela una sinfonia di vita e di interconnessioni che, se osservate attentamente, rivelano un equilibrio delicato tra gli alberi, la fauna e il fluire dell’ecosistema. Il cuore pulsante di questa armonia è custodito principalmente dai parchi naturali e, il loro futuro nonché la loro vitalità, richiedono un’attenzione mirata. Capire e preservare questi servizi è cruciale poiché sostengono la vita umana e la salute dell’ecosistema nel suo insieme. La perdita di biodiversità, la degradazione del suolo, l’inquinamento e i cambiamenti climatici minacciano questi servizi, mettendo a rischio la nostra stessa sussistenza. L’aumento delle temperature e gli eventi meteorologici estremi, mettono a dura prova la resistenza delle foreste. La diffusione di parassiti e di malattie, precedentemente confinati o meno aggressivi, si è intensificata, minacciando la vitalità degli alberi e delle piante”.

Obiettivo del progetto è la riqualificazione ambientale e forestale di 37 ettari, sui 1000 complessivi del Parco e fungerà da “progetto pilota” per il futuro, per il resto dell’area protetta. Al momento è infatti possibile intervenire esclusivamente, stante il finanziamento pubblico, su aree di proprietà pubblica e nello specifico la collina del Castel Baradello, l’area di Cardano in Como e quella di Monte Olimpino recentemente acquisita dal Parco. Nel comparto di proprietà dell’Ente Parco a Cardano il progetto Bioclima Spina verde 2.0 prevede, a esempio, la realizzazione di un vivaio per promuovere la crescita di specie autoctone e la diversificazione genetica. Le piante cresciute nel vivaio saranno utilizzate per la rinaturalizzazione di aree degradate e per la sostituzione delle specie non autoctone, come la robinia, nei boschi del Parco.