Cinelandia Como, Antonio Albanese conquista il pubblico in sala
Albanese è intervenuto ieri sera al CInelandia dopo la proiezione del suo “Cento Domeniche”, accolto da applausi e grande entusiasmo
Mezz’ora di chiacchiere, risate, racconti, aneddoti e spunti di riflessione è quella che ha regalato ieri sera, al pubblico numeroso ed entusiasta che ha affollato la sala 5 del Cinelandia di Como, l’attore e regista Antonio Albanese, intervenuto al termine della proiezione del suo nuovo film, Cento Domeniche, prodotto da Palomar e Leo e distribuito da Vision Distribution, di cui è regista, interprete e autore della sceneggiatura, insieme a Piero Guerrera.

Partito da Milano giovedì, giorno di uscita della pellicola, il tour di presentazione nelle sale ha toccato, nella giornata di ieri, Lecco, nella cui provincia è ambientato il film, e Como, per poi proseguire per Vicenza, Padova, Montebelluna e Treviso. Un tour fortemente voluto da Albanese per un film definito “necessario”, che ha conquistato, commosso ed emozionato tutti gli spettatori presenti, strappando un lungo applauso alla riaccensione delle luci in sala.

«Antonio Riva, il protagonista della nostra storia, è una delle tante vittime dei crack bancari – ha raccontato l’attore e regista – storie di ordinaria avidità, che hanno travolto le esistenze di centinaia di migliaia di piccoli risparmiatori su e giù per la penisola. Quello che Antonio subisce è un tradimento. In quella provincia operosa dove è cresciuto, della banca del paese ci si è sempre fidati. Per questo, alla scoperta del raggiro, la prima reazione di Antonio è di incredulità. Poi subentra lo smarrimento e l’angoscia di chi è stato tradito proprio da chi si fidava, la vergogna di non aver intuito quanto stava accadendo».

«Ho sentito la necessità di raccontare questa storia – ha proseguito Albanese, dialogando con il giornalista Vittorio Colombo – non solo per l’universalità che esprime, ma soprattutto mi ha colpito la dignità che le persone come Antonio hanno manifestato in queste circostanze. L’onda del raggiro e del tradimento li ha travolti: non erano pronti ad affrontarla. Per questo abbiamo deciso di dedicare questo film alle centinaia di migliaia di persone tradite dall’avidità».

Immancabili, sul finale, autografi e foto con il pubblico.
