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Un giovane astrofisico comasco porta all’Insubria la sua ricerca e un milione e mezzo per realizzarla

30 novembre 2023 | 16:51
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Un giovane astrofisico comasco porta all’Insubria la sua ricerca e un milione e mezzo per realizzarla
Un giovane astrofisico comasco porta all’Insubria la sua ricerca e un milione e mezzo per realizzarla
Un giovane astrofisico comasco porta all’Insubria la sua ricerca e un milione e mezzo per realizzarla

Contributo approfonsire il trasporto di materia verso il centro della Via Lattea e l’alimentazione dei buchi neri: studierà all’Università dell’Insubria, nella sede di Como. I complimenti dell’assessore Fermi.

Giovane astrofisico comasco riporta in Italia la sua ricerca e un milione e mezzo di euro per realizzarla. È proprio una bella notizia quella che stamattina ha comunicato l’Università dell’Insubria: Mattia Sormani, comasco, dopo aver studiato 10 anni all’estero e aver ottenuto un finanziamento Erc dell’Unione Europea, ha deciso di tornare nell comasco, la sua terra di origine.

mattia sormani astrofisico comasco torna all'Insubria per ricerca vinta mattia sormani foto

Ha vinto un bando del Consiglio di ricerca europeo da un milione e mezzo di euro con un progetto per studiare il trasporto di materia verso il centro della Via Lattea e l’alimentazione dei buchi neri e verrà a realizzarlo all’Università dell’Insubria, nella sede di Como. È Mattia Sormani, giovane astrofisico che, dopo dieci anni di studi all’estero, ha scelto di tornare in Italia chiedendo di trasferire il finanziamento Erc Starting Grant 2023 dall’ateneo tedesco di Heidelberg, con cui aveva partecipato al bando, all’ateneo della sua terra di origine. L’Insubria accoglie così un “cervello di ritorno” di grandissime potenzialità, che è anche il suo primo Erc winner. Il programma Erc, European Research Council, è stato creato dall’Unione Europea nel 2007 e finanzia talenti per svolgere “ricerca di frontiera” in qualsiasi disciplina, con l’eccellenza come unico criterio di selezione: eccellenza del ricercatore e del progetto proposto.

Ineccepibile il curriculum di Sormani, 35 anni, originario di Sormano, nel Comasco: Liceo scientifico Galileo Galilei di Erba, laurea nel 2012 all’Università di Pisa e alla Scuola Normale di Pisa, un dottorato a Oxford in Astrofisica teorica, ricercatore all’Università tedesca di Heidelberg, dove si trovava quando ha partecipato all’Erc, e all’Università britannica del Surrey, dove si trova ora. Con Mattia c’è la famiglia, che lo ha seguito nei suoi spostamenti e si prepara a tornare in Italia, a Como: la moglie Viviana Ponta, che ha una laurea in musicologia, un dottorato di ricerca in filologia moderna e un diploma di pianoforte in Conservatorio, e i figli Stella e Francesco, cinque e due anni.

«Tornare in Italia è per me un’importante occasione per contribuire alla crescita scientifica e culturale del paese che mi ha cresciuto e in cui sento di avere le mie radici, e che mi ha permesso di studiare fisica ai massimi livelli senza preoccupazioni economiche – commenta Mattia Sormani –. L’esperienza all’estero mi ha permesso di acquisire competenze che ora vorrei riportare nel mio territorio di origine per dare un impulso di innovazione. E, con lo stesso spirito, vorrei crescere qui i miei figli, investendo anche in questo modo sul futuro di questo Paese».

Tra i complimenti arrivati in queste ore quello dell’assessore regionale all’Università ed Innovazione, il comasco Alessandro Fermi:”Complimenti a Mattia, un bellissimo esempio di “cervello di ritorno” di cui andare davvero fieri!”.