“Nessun pedinamento della ex, solo la stessa strada da fare” e il giudice gli revoca i “domiciliari”
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Il Gip ha creduto alla versione dell’uomo, già nei guai per precedenti minacce alla donna ed alla ex suocera: ha il divieto assoluto ora di avvicinarsi alla donna, altrimenti finisce in cella.
Dagli arresti domiciliari al divieto assoluto di avvicinare la ex moglie, pena l’arresto. La decisione è stata presa dal giudice delle indagini preliminari di Como Cristiana Carusodopo aver sentito la versione di un 50enne comasco, finito nei guai per stalking verso la donna. Il suo racconto al giudice, fatto in queste ore, è stato molto differente da quello della ex moglie. Avrebbe riferito di non averla affatto minacciata, ipotizzando al massimo di essere stato male interpretato, aggiungendo di non averla mai pedinata in macchina. Aggiungendo che si, la srada strada che dovevano percorrere era la stessa e l’inversione di marcia non sarebbe stata effettuata per seguire la ex ma solo perché il passaggio a livello era abbassato.
E così il giudice, dopo l’interrogatorio (era agli arresti domiciliari) ha modificato la misura cautelare che solo poche ore prima aveva firmato, passando dai domiciliari al divieto di avvicinamento alla parte offesa. L’ex marito, in seguito a questa decisione, è tornato in libertà. I protagonisti sono comaschi, nessun altro dettaglio o particolare per tutelare la vittima. L’indagato aveva già patteggiato due anni per stalking (nei mesi scorsi) nei confronti della ex moglie e della suocera, finendo anche sui giornali nazionali dopo che era emerso il presunto incarico a uno straniero per recarsi a casa della suocera e intimorirla. Vicenda che a marzo di quest’anno si era conclusa con il patteggiamento.
