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Vacanza autunnale a Napoli: ecco come viverla al meglio

I turisti che approdano a Napoli nella stagione autunnale possono concentrare l’attenzione sul centro storico, ricchissimo di proposte.

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Mare trasparente, paesaggi unici, monumenti tra i più belli della penisola, tradizione gastronomica ineguagliabile, monumenti antichi, il vociare della gente del luogo: questo e molto altro è Napoli, una scoperta e un’avventura. Raccontato dai versi di Salvatore di Giacomo, celebrato nelle commedie da Eduardo De Filippo e da Totò, e descritto da Maurizio De Giovanni nei suoi libri, il calore del popolo napoletano è noto in tutto il mondo. Una città presa d’assalto in estate da turisti provenienti da ogni parte, ma che meriterebbe una visita in ogni stagione. Allora perché non approfittare di qualche giorno di ferie in autunno per raggiungere Napoli e godere delle sue bellezze rinunciando volentieri al caos tipico dell’estate e approfittando di un clima ancora mite? Nelle prossime righe verranno forniti alcuni consigli su cosa visitare assolutamente.

Le attrazioni imperdibili del centro di Napoli

I turisti che approdano a Napoli nella stagione autunnale possono concentrare l’attenzione sul centro storico, ricchissimo di proposte. Passeggiando in Via dei Tribunali, ad esempio, è possibile vivere da vicino la “napoletanità”, meglio se seduti gustandosi una pizza fritta, specialità locale. Un po’ di shopping in Corso Toledo consentirà di ammirare la fermata della metropolitana, denominata proprio “Toledo” e considerata tra le più belle d’Europa. La visita potrà procedere con la Galleria Umberto I e Piazza del Plebiscito, quest’ultima a pochissima distanza da una struttura storica come quella del Teatro San Carlo. Proseguendo in discesa verso il Lungomare Caracciolo, il clima temperato renderà l’esperienza decisamente godibile. Tra i musei la scelta è ampia, ma assolutamente da vedere sono il Museo Archeologico Nazionale e il Museo di Capodimonte.

Napoli Sotterranea: un mondo affascinante celato nel sottosuolo

Nella visita autunnale, effettuabile anche raggiungendo Napoli in treno, non può mancare un tour alla scoperta della Napoli Sotterranea, che si sviluppa sotto il centro storico a circa quaranta metri di profondità. Un vero e proprio labirinto formato da gallerie e passaggi; un reticolo di cavità e cunicoli che attraversano le viscere. Nel terzo secolo a.C., i Greci cominciarono a estrarre il tufo dal sottosuolo per la costruzione dei primi edifici della città. Le cave risultanti furono successivamente adoperate come luoghi sepoltura. Tuttavia, fu ai Romani che spettò il merito di sviluppare l’intrigante labirinto di cunicoli, conferendo a Napoli Sotterranea un fascino ancora più accattivante. Nacquero così varie gallerie e una rete di acquedotti particolarmente articolata.

Nel 1629, la crescente estensione e popolazione della città richiesero la costruzione di un nuovo acquedotto per garantire fonti d’acqua adeguate. Gli scavi proseguirono nei secoli, concludendosi solo nei primi anni del secolo scorso. Attualmente, si estendono per circa due milioni di metri quadri i cunicoli che compongono la rete sotterranea, di cui gran parte rimane ancora inesplorata.

Il Maschio Angioino, Castel de L’Ovo e il Cristo Velato

Consigliato a chi decide di visitare il capoluogo campano è Castel Nuovo, più noto come Maschio Angioino. Questo castello medievale e rinascimentale, strategicamente situato in Piazza Municipio, è stato eretto nel 1266 su richiesta di Carlo I d’Angiò. Caratterizzato da cinque grandi torri cilindriche, è considerato uno dei simboli di Napoli e nasconde un segreto. Ogni anno, infatti, in concomitanza con il solstizio d’Estate (21 giugno), un raggio di luce fa la sua comparsa nella Sala dei Baroni. A “disegnarsi” sulla parete dove sono posti gli stemmi degli aragonesi è un rettangolo luminoso, la cui sagoma ricorda quella di un libro. C’è chi dice si tratti del “libro di luce”, o “libro della conoscenza”. Altrettanto affascinante, e con una storia curiosa alle spalle, è Castel de L’Ovo. Si narra che una delle tre sirene ad aver tormentato con il loro canto Ulisse, Partenope, rimase impigliata tra gli scogli. Consapevole di essere prossima alla morte depose un uovo. Recuperato dal poeta Virgilio, noto anche come mago e taumaturgo, l’uovo fu trasferito nei sotterranei di Castel Marino, che assunse in seguito l’attuale nome di Castel de L’Ovo. Anche sul Cristo Velato, custodito nella Basilica di San Severo, circola una leggenda. Si ritiene, infatti, che l’incredibile trasparenza del velo del Cristo realizzato da Sanmartino sia stata ottenuta attraverso un processo alchemico, opera di Raimondo di Sangro, principe di Sansevero, che lo ha marmorizzato.

Ideale per chi vuole effettuare una visita senza doversi destreggiare tra le orde di turisti, un weekend autunnale a Napoli arricchirà culturalmente, e non solo. Tra un’attrazione e l’altra è possibile ricaricare le energie partecipando alle sagre della stagione autunnale tipiche della penisola italiana, e assaporare alcune prelibatezze della cucina partenopea. Dai cuoppi di mare o di terra alla pizza a portafoglio, fino al babà e alle celebri sfogliatelle, anche i più golosi saranno accontentati.

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