Emilio Magni invita a tavola con “La büsecca e altri saporiti mangiari delle vecchie osterie”

Il racconto della büsecca di Magni è accompagnato da storie, aneddoti e tante ricette, nonché dalle pietanze delle antiche osterie della Brianza illustrate
Molto prima di Cavour, Garibaldi e re Vittorio Emanuele l’Unità d’Italia era già stata fatta da un delizioso mangiare popolare, la trippa, che da qualche secolo è allegramente gustato in tutta la penisola, dall’Alto Adige alla Sicilia, dal Piemonte alla Sardegna. Non solo, la trippa è forse il mangiare più diffuso nel mondo. E stiamo parlando di una parte quasi di scarto nella macellazione dei bovini. A Milano, e in buona parte della Lombardia, si cucina con i faglioli bianchi di Spagna e viene chiamata büsecca, a questo piatto caldo e saporito Emilio Magni, giornalista e scrittore che da una vita si dedica alla conservazione delle tradizioni della nostra terra, ha dedicato il suo ultimo libro “La büsecca e altri saporiti mangiari delle vecchie osterie” (edizioni Mursia), che l’autore presenterà giovedì 14 dicembre alla Trattoria San Biagio di Orsenigo in una serata gastronomica. Ovviamente a base di büsecca.
La trippa, parola dall’origine celtica, è ricavata da diverse parti dei prestomaci del bovino e non, come molti credono, dall’intestino. Come alimento varrebbe poco se la fantasia di infinite schiere di massaie non l’avesse elevata a mangiare gustosissimo e spesso assai ambito. La tazzina di trippa fumante è un viatico di allegria. La troviamo in tutta Europa, nelle Americhe e in altri continenti compresa l’Asia, pur con molte varianti negli ingredienti e nella preparazione, così come non c’è regione italiana che non proponga la sua ricetta della trippa. In tutta la Lombardia la büsecca è un piatto tradizionale molto apprezzato, con estimatori addirittura in aumento, celebrata in molte famiglie e nelle trattorie alla vigilia di ogni Natale.
In questo libro il racconto della büsecca è accompagnato da storie, aneddoti e tante ricette, nonché dalle pietanze delle antiche osterie della Brianza illustrate con le foto del grande Mario De Biasi, maestro di fotografia.

Emilio Magni, giornalista professionista, è stato redattore a «La Provincia di Como» e a «Il Giorno». Appassionato della sua terra, la Brianza, ha scritto numerosi saggi sulle tradizioni popolari, tutti pubblicati con Mursia: Il dialetto dei mestieri perduti (2007), Ciumbia che bèla tusa (2008), Storie di paese (2009), A Milàn i morön fan l’üga (2011), El pancott e altre delizie (2016), Il sorriso della cassoeula (2018), El risott cun l’unda (2019) e Pulenta e poeucc (2021). Sempre per Mursia ha scritto anche i romanzi Richén, principe della zolla (2012) e Il malnatt (2016)