Como, in Cattedrale il Concerto di Natale del Conservatorio

Mercoledì 13 dicembre, dalle 21, allievi e maestri dell Conservatorio di Como proporranno musiche legate alla tradizione natalizia
Mercoledì 13 dicembre, alle ore 21, presso la Basilica Cattedrale di Como, il Conservatorio Giuseppe Verdiorganizza il Concerto di Natale 2023, con brani appartenenti alla tradizione natalizia che seguiranno due filoni principali: uno costituito da musiche composte per accompagnare le celebrazioni religiose vere e proprie e un altro legato al sentire popolare.
Si partirà con i brani eseguiti dai Gregorianisti del Conservatorio, diretti dal maestro Fausto Fenice, che appartengono sia all’Ufficiatura che alla Messa del giorno di Natale: Ave Maria, antifona, Puer natus, antifona d’ingresso per la Messa del giorno di Natale e Hodie Christus natus est, antifona al Magnificat dei Vespri di Natale. A loro, si aggiungerà Verbum caro factum est, melodia del XIX secolo che, pur liturgica, non appartiene alla tradizione gregoriana classica.
A seguire, il Coro Concentus Vocum del Conservatorio «G. Verdi» di Como, guidato dal direttore Michelangelo Gabbrielli, con i solisti Kristina Bistriha, soprano; Roberta Riccardi, soprano; Angela Verallo, contralto; Francesco Albarelli, tenore e Mauro Canali, basso, i Violini I di Alice Cansirro Cortorillo; Ludovico Maria Carangi e Daniele Rumi, i Violini II di Lisa Paz Garrido; Marta Solarolo e Alessia Tocchetti, il violoncello di Camilla Rossi e l’organo di Nicolò Gattoni, eseguirà la Messa in pastorale per coro a quattro voci, violini e basso continuo di Francesco Durante e i Pastorali iam concentu mottetto per soprano solo, coro a quattro voci e basso continuo di Giovanni Paisiello.

La parte conclusiva del concerto è affidata a due giovani organisti: Gregorio Bogni eseguirà il Preludio e fuga in Re Maggiore BWV 532, uno dei brani organistici più famosi di Johann Sebastian Bach (1685-1750), mentre Matteo Saverio Grasso proporrà improvvisazioni su melodie natalizie, una pratica compositiva estemporanea, manifestazione delle proprie abilità esecutive e interpretative congiunte alla valorizzazione delle potenzialità foniche dello strumento sul quale si suona.
Termina il concerto il canto della tradizionale melodia Adeste fideles che, per questa occasione, è stata elaborata dall’allievo del corso di Composizione Lorenzo Taroni. Questa nuova versione è affidata al coro a quattro voci miste, ai violini, al violoncello e all’organo. Gli strumenti operano in funzione di breve preludio e di interludio fra una coppia e l’altra di strofe, e si intersecano con il coro in un inno di lode che vuole essere un augurio di pace di luce e di gioia.
Ingresso libero e gratuito
Foto di Frauke Riether da Pixabay
Foto di Frauke Riether da Pixabay