Il Primo Presepe di San Francesco rivive al Gallio
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Il Primo Presepe di San Francesco rivivrà martedì 19 dicembre al Pontificio Collegio Gallio di Como sotto la regia di Isidoro Taccagni
Figuranti in costume, ma anche il bue e l’asinello, pecore oltre a tanti altri animali da cortile. Il Primo Presepe di San Francesco rivivrà martedì 19 dicembre al Pontificio Collegio Gallio di Como. Fu proprio San Francesco d’Assisi, ottocento anni fa, infatti a rappresentare a Greccio (paesino sull’Appennino laziale in provincia di Rieti) per la prima volta la natività. Una tradizione che al Gallio si vuole rievocare sotto la regia del docente e maestro di musica, Isidoro Taccagni.
L’appuntamento al Gallio, nel primo cortile della scuola (ingresso da via Gallio 1) è per martedì 19 dicembre dalle 15.30 in poi.
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“Vogliamo celebrare questo anniversario ricreando in Collegio l’atmosfera di quella notte – spiega Isidoro Taccagni, da tempo una delle anime del Gallio dove è stato pure allievo negli anni Settanta – la preparazione della scena, il fervore del Santo che desiderò si celebrasse la Messa alla presenza degli animali e dei figuranti che fecero rivivere il racconto della divina nascita a Betlemme”.
Alle 15.30 i bambini della Primavera e dell’Infanzia daranno inizio alla festa, accogliendo i protagonisti del Presepe con canti e semplici gesti di omaggio. A seguire, fino alle ore 20.30, si alterneranno letture, musica e drammatizzazioni, accompagnando il calare del buio. Alle ore 20.30 i canti, le parole della Vita Prima e le preghiere di Francesco introdurranno la rievocazione del Primo Presepe, durante la quale sarà recitata una preghiera, in lingua latina. Gli alunni della Scuola Primaria e Secondaria di Primo e Secondo Grado animeranno i gesti, i pensieri, l’entusiasmo, la passione, la devozione del Santo, rapito in adorazione del Mistero dell’Incarnazione. “Si tratta di un modo un po’ diverso di scambiarsi gli auguri di Natale – prosegue Taccagni – Forse farà freddo, forse non saremo comodamente seduti, a scaldarci ci sarà solo il fiato del bue e dell’asino, il belato delle pecore, il suono di una zampogna. Ma i bambini, che tanto vorremmo godessero della “magia del Natale”, per una volta vivranno il senso vero e profondo del messaggio evangelico, così come desiderò il Santo della Perfetta Letizia”.
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Nel villaggio di Greccio il Santo Francesco inventò il primo Presepio in modo che tutti potessero “…in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui il Bambino si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello…” così recita la Vita Prima Sancti Francisci di Tommaso da Celano. Martedì 19, dal pomeriggio a sera ecco l’omaggio degli studenti del Gallio alla tradizione. Canti, musica, letture sacre e animazioni (si esibirà anche il Coromeo, il Coro della Primaria) intervallati da momenti di convivialità in un’atmosfera davvero magica e tra tanti animali.
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Foto di Michelle Scott da Pixabay