Confartigianato e Coldiretti, donata al Cardinale Cantoni la statuina del presepe 2023

La statuina del Presepe 2023 rappresenta un giovane apprendista al lavoro e sottolinea l’importanza della formazione
Questa mattina, le rappresentanze provinciali di Confartigianato e Coldiretti hanno incontrato il Cardinale di Como, Monsignor OscarCantoni, per consegnargli la statuina rappresentativa di quest’anno da aggiungere al presepe della Cattedrale. Obiettivo dell’iniziativa, promossa a livello nazionale da Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti, nell’ambito del Manifesto di Assisi, è quella di valorizzare la tradizione del Presepe attualizzandolo, ogni anno, con figure realizzate da maestri artigiani e che rappresentano il presente e il futuro delle imprese e delle comunità.
Nel 2020 venne donata alle diocesi la statuina dell’infermiera, per ricordare il nostro debito nei confronti del mondo della sanità. Il 2021 fu l’anno dedicato all’imprenditore che grazie alla tecnologia affrontò le difficoltà della pandemia, per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini, per il 2022 è stata scelta la florovivaista. Quest’anno è stata scelto di evocare in una sola immagine, realizzata in cartapesta dal Maestro presepista Claudio Riso, aspetti fondamentali e costitutivi del “saper fare”: apprendistato, formazione, competenze, passaggio generazionale nell’impresa familiare, attrattività per i giovani. La figura del maestro rappresenta, al contempo, la difesa delle competenze e la responsabilità di orientare le scelte future delle nuove generazioni sulla strada dell’eccellenza italiana, del Made in Italy, della valorizzazione del territorio e delle comunità.

«Quest’anno è stata scelta una statuina che rappresenta un giovane apprendista al lavoro – ha evidenziato Roberto Galli, Presidente di Confartigianato Imprese Como –e indica l’importanza della formazione e del passaggio generazionale all’interno delle piccole e medie imprese, elementi fondamentali per promuovere e sostenere il “saper fare” che contraddistingue il lavoro artigiano. Affiancare la figura del maestro al giovane vuole simboleggiare il desiderio e le capacità delle nuove generazioni di guardare al futuro, imparando e innovando, e il valore di tramandare le competenze a difesa dell’eccellenza italiana, del Made in Italy, della valorizzazione del territorio e delle comunità. Un tema che tutti noi abbiamo molto a cuore e sul quale Confartigianato sta lavorando perché l’auspicato passaggio generazionale avvenga, andando a colmare quella grave carenza di manodopera che grava sulla sopravvivenza di molte imprese».
«Il Natale rinsalda le nostre radici cristiane – ha sottolineato la Vicepresidente di Coldiretti Como Martina Vicini – e la volontà di guardare al futuro con positività, nonostante il difficile momento che vivono le realtà produttive, alle prese con una congiuntura senza precedenti. La statua vuol simboleggiare in particolare l’importanza del passaggio generazionale, dell’esperienza, della memoria ma anche della voglia di abbracciare il futuro. Le imprese agricole sono produttrici di economia reale e svolgono un importante ruolo sociale che è stato evidenziato nell’affrontare i due anni difficili di pandemia, e lo è ancora a fronte dei rincari dei costi di produzione dovuti alle tensioni internazionali. L’agricoltura non molla e resiste: anche il Natale è, insieme, tempo di riflessione e di preparazione alle nuove sfide per l’imminente anno nuovo».
Il Presepe –hanno spiegato le rappresentanze territoriali Confartigianato e Coldiretti – è una tradizione molto italiana, la cui origine viene fatta risalire a quello realizzato da San Francesco nel Natale del 1223 a Greccio e che da allora si è sviluppato in tutte le aree del Paese per raccontare la devozione, ma anche la sofferenza, la gioia e l’impegno nel lavoro e in famiglia attraverso personaggi figli dell’ispirazione religiosa ma anche della modernità: la memoria del presepe, inoltre, trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili che stiamo attraversando, è la “buona Novella” che diventa presente e significa rinascita, mettersi in cammino, stare vicini alle persone e al territorio, includere, è la famiglia.
Sua Eminenza il cardinale Oscar Cantoni, nel ringraziare per il gradito omaggio, ha concluso l’incontro invitando le due delegazioni ad un breve momento di preghiera nella cappella della curia diocesana.