Mister Fabregas:”Male il primo tempo, ma non molliamo mai”. La gioia dei bomber Gabrielloni e Verdi



“Il Palermo è una squadra forte e ben organizzata e oggi ci ha messo in difficoltà” dice il tecnico. In sala stampa anche gli autori delle reti.
Mister Fabregas arriva in sala stampa soddisfatto a metà della prestazione dei suoi ragazzi oggi contro il Palermo. Ecco le sue parole.
Oggi Verdi, un po’ a sorpresa, non è stato schierato in campo dall’inizio, al suo posto abbiamo visto Baselli, come mai questa scelta?
“Tra tre giorni abbiamo un’altra partita e dobbiamo gestire al meglio le nostre energie. Ho scelto Baselli perché ha caratteristiche da centrocampista e ho pensato potesse andare meglio per fare pressione in mezzo al campo”.
Le considerazioni del mister lariano sulla partita di oggi contro il Palermo.
“Nel primo tempo abbiamo giocato male e non abbiamo messo in campo niente di quello che avevamo preparato in settimana. Però sono contento della mentalità di questa squadra che non si arrende mai e questo è un fattore molto positivo. Noi stiamo lavorando per cercare di avere qualità per tutti i novanta minuti di gioco e non solo in parte come avviene oggi. Oggi abbiamo affrontato una buona squadra con giocatori importanti e molto veloci, non è semplice ma questa non vuole essere una scusa”.
A breve si aprirà il calciomercato invernale, avete già pensato a come muovervi?
“Abbiamo iniziato a parlarne da quattro settimane. Dobbiamo anche confrontarci con Roberts, che sarà una figura centrale. Da parte mia ho espresso le mie considerazioni ora tocca alla società e a Roberts valutare come fare”.
Il Como ha beneficiato di un calcio di rigore al 90’ concesso dopo una valutazione del direttore di gara al Var, quali sono le sue considerazioni al riguardo?
“Se si vuole parlare di questo credo si debba in prendere non solo quell’episodio ma tutto quanto è successo in campo, ad esempio sul secondo gol del Palermo il calcio d’angolo non c’era”.
Meglio un Como a una o due punte, qual è secondo lei la soluzione migliore?
“Il calcio, e lo dico come giocatore, non è una scienza esatta perché a volte parti con una punta e non gira tutto al meglio poi a partita in corso inserisci la seconda punta e va meglio quindi pensi che la seconda situazione possa essere migliore ma non sempre è così e, a volte, succede anche il contrario. A me piacerebbe giocare sempre con quatto o cinque giocatori offensivi ma in questo momento non siamo in grado di farlo. Il mio compito è di cercare la soluzione migliore e per farlo valuto il lavoro che facciamo e le sensazioni che ho e che credo possano essere utili”.
Gabrielloni entra e segna, ormai è diventata una bella consuetudine per il bomber lariano. Anche lui in sala stampa a fine partita…
“Sono contento per aver dato una mano importante alla mia squadra contro un Palermo molto forte che è tra le favorite per vincere il campionato. Non era un partita semplice ma abbiamo dimostrato il carattere di questo gruppo che in un momento di difficoltà ha saputo reagire in particolare nel secondo quando siamo riusciti a ribaltare la partita e questa è la testimonianza che siamo una squadra forte con una buona mentalità. Questo è di buon auspicio per il futuro e mi dà fiducia. Quella di oggi è stata una bella partita e direi che è stata una festa in campo. Nel primo tempo non abbiamo fatto bene ma le partite durano 90’ e siamo stati bravi a ribaltarla, un po’ meno a prendere gol. Alla fine il risultato è giusto ed ora pensiamo alla prossima contro il Cosenza dove non sarà facile”.
In sala stampa , assieme a Gabrielloni, c’è anche Verdi che oggi è stato decisivo nel mettere a segno un calcio di rigore al 90′. Ecco le sue considerazioni sia in merito alla partita che al rigore che ha calciato con grande freddezza riuscendo a spiazzare il portiere avversario.
“Il risultato penso sia giusto come ha detto Alex perché loro nel primo tempo ci hanno messo in difficoltà. Questo punto ce lo teniamo stretto perché ci dà continuità e ci fa ripartire dopo la battuta di arresto di Brescia. Quando ho tirato il rigore ho deciso di guardare il portiere fino all’ultimo e ho atteso che si muovesse prima di piazzarla”.