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Campeggio via Cecilio, “Area sgomberata”: altro botta e risposta tra sindaco Rapinese ed opposizione

4 gennaio 2024 | 20:37
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Campeggio via Cecilio, “Area sgomberata”: altro botta e risposta tra sindaco Rapinese ed opposizione

Il primo cittadino annuncia una completa riqualificazione dell’area, i consiglieri Pd:”Non ha pensato a chi rischia di trovarsi ora per strada”

Ancora un botta e risposta tra il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, e l’opposizione, oggi in particolare il gruppo consiliare del Pd a Palazzo Cernezzi. Dopo che il primo cittadino ha annunciato che la vicenda del camping di via Cecilio è stata risolta, ecco la replica dei consiglieri Pd che lo accusano di non aver minimamente pesato a chi è all’interno della struttura dove andrà ora.

IL SINDACO RAPINESE

“L’area comunale è stata completamente liberata e ripulita – ha annunciato il primo cittadino – ed ora l’amministrazione sta valutando diverse opzioni per riqualificare la zona”. Al momento l’ipotesi di realizzare nuovi parcheggi sembra esclusa: una valutazione sarà fatta su una serie di proposte con i privati con l’obiettivo di riqualificare l’area di via Cecilio.

LE OPPOSIZIONI (PD)

“Il sindaco Rapinese ha annunciato trionfante di aver ‘risolto la questione’ del campeggio di via Cecilio, dopo aver ‘completamente liberato e ripulito’ l’area comunale. Dichiarazioni che fanno sorridere amaramente, sia per la considerazione che il primo cittadino ha sempre avuto della questione, ovvero un problema da risolvere sgomberando e ripulendo, senza pensare minimamente alle persone presenti nel campeggio, sia per la capacità di dare, ancora una volta, un quadro della situazione vero solo per metà” dichiarano i consiglieri comunali del PD Patrizia Lissi e Stefano Legnani. “Rapinese fa credere di aver risolto il problema delle persone alloggiate nel campeggio, ma così non è. A essere liberata e ripulita è stata solamente una parte di campeggio. Sono ancora ospitate, infatti, singole persone e famiglie che spesso, pur avendo un lavoro, nella maggior parte dei casi a tempo determinato, non hanno trovato nessuno disposto a offrirgli un contratto di affitto. E proprio a loro, l’Amministrazione non si è preoccupata di trovare una sistemazione alternativa”.