Mirko allo specchio, la canzone del giovane cantautore comasco

E’ uscito il singolo “The man in the mirror” di Mirko Giuseppe Mostaccio in arte “Mirko” cantautore comasco
Un nome nuovo si affaccia alla vasta platea della musica italiana, è Mirko, nome con cui il comasco Mirko Giuseppe Mostaccio ha firmato il suo primo singolo “The Man in the Mirror”. La canzone è prodotta da Fabio Verardi, Marco Mori e Franco Iannizzi per l’etichetta The Lab Music Factory. Vive a Mozzate Mirko Mostaccio, classe 2003, si è avvicinato fin da piccolo alla musica, durante il suo percorso di vita ha capito che oltre ad essere la sua valvola di sfogo, è ciò che gli permette di esprimere ciò che prova comunicando un messaggio con il quale spera di aiutare altre persone.
“The Man in the Mirror” rappresenta un dialogo interiore che un ragazzo vive guardandosi allo specchio. Durante l’eloquio comprende la mancanza di amore per se stesso non solo a livello esteriore ma anche personale. In questo suo percorso di introspezione arriva alla conclusione che è importante amare se stessi per ciò che si è e per come ci si vede e non bisogna farlo solo quando qualcuno lo raccomanda.
Nel suo progetto musicale tratta diverse tematiche, esperienze e emozioni da lui vissute in prima persona.

Il magazine Ondamusicale ha intervistato Mirko
Ciao Mirko, come nasce questo singolo “The man in the mirror”?
“The Man in the Mirror nasce in maniera spontanea da un mio sguardo rivolto allo specchio.Mi trovavo in bagno, come al solito accompagnato dalla musica e rivolsi lo sguardo al mio riflesso con il solito modo cinico e di rimprovero. Attribuivo spesso qualcosa di negativo alla mia fisicità e al mio essere, con il quale qualche mese fa avevo difficoltà nel rapportarmi. Mi misi a scrivere di getto, cantando sopra la melodia che mi si era creata in testa. Cercai un beat nel quale adattare la mia bozza e registrare una traccia prova.”
Cosa rappresenta per te la musica e come nasce questa passione?
“La musica per me rappresenta l’espressione dell’anima. Molte volte ciò che scrivo mi aiuta a comprendere meglio me stesso come se arrivasse prima lei alla fonte delle mie emozioni. La passione per la musica c’è sempre stata, a 6 anni provai a partecipare ad un piccolo contest e data la mia inesperienza e la mia impreparazione rimasi un po’ impaurito del palco e dell’utilizzo del microfono. A 8 iniziai coro, e all’inizio delle medie attorno agli 11 anni iniziai a prendere delle lezioni di canto singolo che continuo tuttora. Iniziai a scrivere all’inizio delle superiori, a 17 anni dopo un piccolo periodo a prendere lezioni di piano, composi il mio primo brano.”
Cosa pensi della scena musicale italiana?
“Penso che nella scena musicale italiana ci siano artisti veramente dotati e ancora non conosciuti che meritano di essere ascoltati. A livello radiofonico ci sono delle bellissime voci, apprezzo particolarmente gli artisti pop.”
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
“Ho diversi progetti in mente per il futuro, sono un sognatore con i piedi a terra. Questa frase contenuta anche in “Parole in circolo” di Marco Mengoni mi descrive molto. Mi limiterò a parlare dell’ambito musicale nel quale spero di mandare dei messaggi alle persone, di condividere la mia musica in modo tale da farne il mio lavoro. Non mi interessa il successo, ma semplicemente vivere facendo ciò che mi piace.”