IL DRAMMA DI VIALE GENO, ORA L’INDAGINE

Non è ancora stata fissata la data dell’autopsia per le due persone morte nel lago sabato sera in viale Geno a Como. Una disgrazia che lascia attoniti e sulla quale ci sono tante domande. Ma ancora zero risposte. I primi accertamenti sono stati fatti già ieri pomeriggio quando l’auto è stata ripescata dal lago dai sommozzatori e dai vigili del fuoco con l’autogru: gli uomini della Polizia Scientifca hanno esaminato il mezzo in diverse parti, dal motore all’interno dell’abitacolo, scattando decine di foto. Sono le verifiche preliminari, il resto sarà disposto dal magistrato di turno in Procura a Como Giuseppe Rose. L’auto, nel frattempo, è sotto sequestro: confermato che era stata acquistata in leasing da poco dal 38enne morto all’interno dell’abitacolo.

Le successive fasi dell’inchiesta – che si presenta molto complessa e con una sola testimonianza oculare tutta ancora da valutare (un litigio in piazza e poi l’auto che va verso la ringhiera ndr) – sono legate anche all’autopsia sui corpi ripescati dal lago ieri mattina dai sommozzatori arrivati da Torino. Non è ancora stata fisata la data dell’esame che servirà per accertare in che condizioni si trovavano i due al momento dell’ingresso dell’auto nel lago. E poi c’è da verificare come ha potuto una Mercedes – nuovo modello Gl, automatica ed ibrida – sfondare la ringhiera del parcheggio e finire la sua corsa nel lago. Per i due a bordo non c’è stato nulla da fare: intrappolati nella vettura, sono annegati in pochi minuti. Una morte orribile.

Altri accertamenti della Procura, ovviamente, sul mezzo ora sotto sequestro a Como. La polizia, cui è affidata questa delicata indagine, al momento non chiude la porta ad alcuna ipotesi. Resta il dolore e lo strazio di amici e parenti di Morgan Algeri, 38enne di Brembate (Bergamo) e di Tiziana Tozzo, 45enne di Cantù.

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