La casa esplosa ad Andrate di Fino: tre anni dopo ancora nessun risarcimento per le famiglie evacuate
I genitori del ragazzo morto nell’esplosione ritenuti non colpevoli dal punti di vista penale. Il sindaco conferma:”Comune e le due famiglie adiacenti non hanno ricevuto nulla”.
Le immagini che vedete sopra sono di pochi giorni fa, in occasione della nostra visita alla popolosa frazione per i danni dei vandali durante i festeggiamenti del Capodanno in piazza. E confermano come il tempo qui, ad Andrate di Fino Mornasco, sembra essersi fermato ad oltre tre anni fa. Era il maggio del 2020 quando la frazione è stata svegliata da un fortissimo boato: la casa di via Liguria sventrata da una esplosione drammatica, costata la vita ad Alessandro Fino, 21enne: probabilmente conseguenza di una reazione chimica generata da più sostanze esplosive e pericolose che il giovane aveva nell’abitazione.

A tre anni e mezzo dall’esplosione – con casa sventrata e genitori (salvatisi miracolosamente quella mattina) costretti ad andare a vivere altrove – i risarcimenti non ci sono ancora. E lo conferma il sindaco di Fino Roberto Fornasiero che ha precisato come il Comune (per i danni riportati in diverse strutture di sua competenza) e le due famiglie che abitavano nelle case adiacenti non hanno ancora ricevuto nulla. Nessun risarcimento nella sentenza del giudice civile di Como (contro la quale è stato già presentato ricorso in appello da tutti). Resta l’assicurazione dei genitori del ragazzo morto, ma finora non ha versato nulla. Nè al comune, nè a chi è stato costretto a lasciare l’abitazione.
Ad andare fuori casa – da allora a tutt’oggi – due nuclei familiari. Sempre il sindaco Fornasiero a confermare anche questo aspetto ulterirmente doloroso di una vicenda già di per sè estremamente triste. Le due famiglie sono state costrette a trovare altri alloggi perchè i loro due – adiacenti a destra e sinistra alla casa sventrata (foto qui sopra) – non sono ovviamente agibili. Una di loro è riuscitra a trovare una abitazione di un parente, per gli altri probemi più grossi per trovare un alloggio e senza aver ancora ricevuto nulla di risarcimento. Comune e residenti costretti ad andare a vivere altrove, come detto, hanno presentato appello contro la sentenza di primo grado a Como (arrivata a dicembre) da parte del giudice civile.
In precedenza era stata definita anche la vicenda penale. Nessuna colpa per l’esplosione di Fino Mornasco, avvenuta l’11 maggio 2020 in via Liguria ad Andrate. I genitori, Andrea Fino, 59 anni, e la moglie Loredana, 53 anni, erano stati indagati con l’ipotesi di aver tollerato “con negligenza e imprudenza” la presenza degli esplosivi con “incongrue modalità di stoccaggio”. Ma poi la Procura di Como aveva chiesto e ottenuto l’archiviazione dopo aver ricostruito la “diffidenza e astio della vittima nei confronti dei genitori”, rendendo plausibile la possibilità che i due non sapessero nulla della presenza di esplosivo nello stabile.
(video in presa diretta di CiaoComo maggio 2020)
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