Albese, pensionata raggirata da finti operai con la scusa dell’acqua contaminata: si aggirano in zona



Una residente mette in guardia chi abita in zona. E spiega come hanno raggirato l’anziana madre stamattina.
E purtroppo si sono fatti rivedere. E hanno preso di mira una pensionata di Albese con Cassano, ma potrebbero aver colpito (con analoghe modalità) in altri paesi della zona: da Tavernerio a Montorfano. Ecco perchè la signora Erika ha deciso (qui sotto la versione integrale) di mettere in guardia i residenti di Albese (dove lei abita), ma anche persone anziane di altri comuni adicenti. Perchè i truffatori sono sempre in azione. In questo caso sotto forma di operai per un controllo sull’acqua potenzialmente contaminata. E l’anziana madre di Erika ci è purtroppo cascata, Qui il racconto così come messo sul gruppo pubblico del paese.
Buongiorno, attenzione , questa mattina, in via Piave, nella nostra abitazione mentre era presente solo mia mamma, sono passati due uomini vestiti da lavoro color blu, con mascherina, automuniti, dicendo di dover eseguire un controllo al più presto x acqua contaminata. Non so come l’hanno intortata e li ha fatti entrare, chiedendole di aprire le valige, se aveva oro in casa, cassaforte
no, solo la fede al dito, fatta togliere e fatta mettere nel frizer
. Poi alcune domande. Non credo ancora come possa essere successo!!! Se l’hanno intontita
o quant’altro. Ovviamente è una truffa, ho già segnalato ai carabinieri.
Attenzione perchè i due – lo hanno conferato diverse persone rispondendo al post di Erika – potrebbero aggirarsi anche in questi giorni in zona. Sicuro ci hanno provato a Montorfano, potrebbero farlo anche in altri paesi. Va spiegato ai genitori ed ai nonni magari: mai aprire per nessun motivo anche a chi dice di essere del comune per un controllo dell’acqua. Va detto loro che questi controlli vengono fatti eventualmente si, ma senza entrare nelle abitazioni delle persone. Con il rischio che criminali senza scrupoli morali possano poi approfittare della buona fede dei pensionati. Aggiungendo che, nel dubbio, possono subito chiamare il 112 (numero unico emergenza) per spiegare cosa sta accadendo. Ma senza aprire la porta. A volte i truffatori sono abilissimi, ma fare capire ai pensionati che si possono anche fermare.
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