Il Segreto di Koraline, un libro prezioso per raccontare l’inclusione sociale
Scritto da Francesca Dall’Ara e illustrato da Giada Negri, “Il Segreto di Koraline” è edito da Carthusia, con Associazione AID Kartagener APS
Una metafora universale per raccontare a tutti i bambini l’importanza di trovare il coraggio di uscire dalla propria bolla e dar voce alla propria storia, perché merita sempre di essere condivisa: questo e molto altro è Il Segreto di Koraline, un albo, scritto dall’autrice Francesca Dall’Ara e illustrato dall’artista comasca Giada Negri, nato dall’incontro tra Carthusia Edizioni, casa editrice dall’elevata progettualità e specializzata in editoria per ragazzi, nella figura della sua referente comasca, Patrizia Zerbi, e l’Associazione AID Kartagener APS, che aggrega e supporta persone con Discinesia Ciliare Primaria, una malattia genetica rara che colpisce le vie respiratorie.

Patrizia, da dove nasce l’idea di questo libro?
L’idea di fare un albo illustrato dedicato a una malattia genetica rara è nata da AID Kartagener, un’associazione di genitori che ha coinvolto nel progetto iniziale la propria psicologa e narratrice Francesca Dall’Ara e l’illustratrice Giada Negri che aveva già collaborato con Francesca.
A Carthusia la proposta di realizzare un albo illustrato è arrivata da Sara Bellu, coordinatrice del progetto per AID Kartagener. Sia l’associazione di genitori che le due autrici conoscevano già la progettualità particolare della mia casa editrice e i nostri focus group. In Carthusia abbiamo realizzato molti albi illustrati su temi delicati e difficili, anche dedicati a bambine e bambini con malattie rare, e lo abbiamo fatto sempre con cura e passione. Quindi siamo partite insieme per questo nuova avventura editoriale, che ha preso forma definitiva nel piccolo gioiello illustrato che è “Il segreto di Koraline”.
Quali obiettivi / finalità intende perseguire?
Avevamo degli obiettivi precisi. Il primo era dare forma, grazie a Francesca, e visione, grazie a Giada, a una storia illustrata e metaforica in grado di parlare di diversità e di rarità in modo nuovo e coinvolgente, aiutando i bambini con questa malattia rara e i loro genitori a trovare sé stessi e a rielaborare la propria situazione, ma anche a raccontarla e a farla conoscere. Il secondo era sensibilizzare, grazie alla forza evocativa delle parole e alla bellezza delle immagini, su questi temi chi è vicino ma allo stesso tempo, come sanno fare tutte le fiabe se sono universali e un po’ magiche, coinvolgere tutti favorendo l’immedesimazione di ognuno.
A chi è rivolta la pubblicazione?
“Il segreto di Koraline” è un albo illustrato piccolo, curatissimo e anche prezioso che si rivolge a tutte le bambini e a tutti i bambini. È una metafora universale che racconta ai nostri giovanissimi lettori quanto sia importante trovare il coraggio di uscire dalla propria “bolla” e dare voce alla propria “storia”, perché ogni singola storia merita sempre di essere raccontata e condivisa.

Giada, dove hai preso l’ispirazione per realizzare l’ambientazione e i personaggi?
L’ambientazione di questo albo è nata dall’atmosfera di un sogno che è venuto a visitarmi in una notte di alcuni anni fa. Si trattava di una dimensione onirica situata sul fondale del lago in cui un palazzo surrealista si stagliava sullo sfondo della storia. Quando ho iniziato a creare la scenografia di Koraline e del suo mondo sommerso mi è venuto naturale attingere a questo immaginario.
I personaggi, invece, derivano da quell’universo antico che ritrovo ogni volta che incontro la mia immaginazione ma, nello specifico, Koraline nasce dalla fisionomia di una bambina che avevo visto fotografata in un catalogo di moda. La sua bellezza, delicata e forte allo stesso tempo mi aveva toccato perché in questa sua duplicità rispecchiava la personalità della protagonista.
Se ci sono delle situazioni contingenti come queste che mi hanno accompagnata nel processo creativo, allo stesso tempo vorrei citare, come alleati, dei maestri invisibili che sono tra i miei riferimenti estetici: Salvador Dalì, HR Giger e Shaun Tan. Di tutti e tre tengo come riferimento lo sciogliersi dei confini tra realtà e immaginazione.
Quali tecniche e quali colori hai utilizzato?
La tecnica che ho utilizzato per la creazione delle immagini è la pittura digitale: dopo una prima fase di stesura dei bozzetti delle tavole a matita sono passata a dipingere con la penna grafica su tavoletta digitale. Man mano che “Il segreto di Koraline” con il suo universo sensibile prendeva forma, però, ho sentito la necessità di lavorare con la stesura del colore e con le sfumature come si fa nella pittura classica. Volevo che si mantenesse un legame tra questa e la pittura digitale per restituire a Koraline quel lato umano che la contraddistingue.
Lo studio dei colori, invece, è legato alle nuances acquatiche. Per trovare la palette finale mi sono immaginata un universo sottomarino leggero e luminoso. Volevo che le immagini sembrassero subacquee senza che fossero coinvolti i toni scuri del blu, così ho utilizzato i colori che sprigiona il mare quando è colpito dalla luce.

Francesca, da dove arrivano il personaggio di Koraline e la sua storia?
Koraline e la sua storia arrivano proprio da “un posto lontanissimo nel profondo degli abissi”, come descritto all’inizio del racconto, metafora di un luogo dell’anima in cui ognuno di noi custodisce i propri segreti e le proprie angosce ma anche tutte le sue più luminose speranze.
Prima di scrivere questa storia ho avuto la preziosa opportunità (grazie alla disponibilità dell’associazione AID Kartagener, partner del progetto editoriale) di condurre un focus group con genitori di figli affetti da Discinesia Ciliare Primaria e sindrome di Kartagener.
Le tante parole condivise durante il gruppo mi hanno condotto attraverso le paure e le preoccupazioni che questi genitori vivono costantemente al fianco dei loro figli ma soprattutto hanno ispirato il personaggio di Koraline, per il coraggio, la fiducia e la perseveranza con cui questi bambini sono capaci di affrontare, ogni giorno, malattia e cure.
Quali sono i messaggi che vorresti cogliessero i lettori?
Una piccola lettrice con cui ho condiviso il libro ha commentato (un po’ schifata): ma questa è una poesia! Non era nelle sue intenzioni ma è stato fino ad ora il miglior complimento che ho ricevuto sul testo.
Nel mio intento, mentre la storia di Koraline nasceva spontaneamente dalla mia immaginazione, c’è sempre stato, infatti, il desiderio di trasmettere un messaggio opaco e poetico sul tema della diversità e dell’accettazione di sé ma anche sull’importanza e sul coraggio della condivisione.
Mi piace pensare che ogni lettore possa, poi, trovare il proprio significato e le proprie risposte, a seconda della sua età e della sua storia.
All’interno del testo ho inserito, però, piccoli e misteriosi omaggi ai giovani lettori affetti da Discinesia Ciliare Primaria e Kartagener (come la K nel nome della sirena, la frase “guerriera dalle ciglia immobili”, che è una caratteristica specifica di questa patologia e altri ancora..) nella speranza che leggendolo possano riconoscersi “in segreto” e prendere spunto da questa storia per cominciare a condividere la propria.

Giada e Francesca, non è la prima volta che lavorate insieme ad un progetto che tocca tematiche importanti e delicate. Come si sviluppa questa sinergia tra narrazione e illustrazione? Quali sono le tappe del processo creativo che sta alla base del libro?
Da quando ci siamo incontrate nel 2018, in occasione del nostro primo progetto editoriale, non abbiamo più smesso di condividere idee e pensieri, trovando comune ispirazione in tematiche delicate e di matrice psicologica.
Talvolta le idee arrivano a entrambe in modo sincronico e un “po’ magico”, magari stimolate da argomenti legati all’attualità oppure a partire dall’ispirazione di una delle due.
Nel caso di Koraline, invece, il racconto di Francesca è stato perfezionato insieme all’editor di Carthusia, in linea con gli obiettivi stabiliti per il progetto nato all’interno dell’associazione AID Kartagener.
Una volta definito il testo, Carthusia ha ideato un progetto grafico accuratamente calibrato su storia e finalità del progetto, con un’impaginazione che intrecciasse armoniosamente la storia alle immagini, permettendo così a Giada di arricchire la narrazione scritta con una narrazione illustrata.
Impaginato alla mano, con la direzione artistica di Patrizia, editrice di Carthusia, Giada ha realizzato prima lo studio dei personaggi, poi una prima versione delle illustrazioni a matita e, infine, la versione a colori delle tavole del libro definitive.
Alla fine di tutto questo processo, condotto con premura in ogni passaggio, la progettazione editoriale, la narrazione e le illustrazione hanno dato vita a un libro bello e profondo di cui possiamo essere orgogliose.

SINOSSI DE IL SEGRETO DI KORALINE
In un piccolo villaggio nel profondo del mare vive una sirena dalle ciglia immobili di nome Koraline, che nasconde un segreto. A differenza degli altri abitanti del mare, quando respira, soffia fuori fragili bolle d’aria, che da sempre rinchiude nelle bottiglie per evitare che invadano il mare. Grazie all’aiuto della sua famiglia, che con delicatezza e fermezza l’aiuta nel suo percorso personale di liberazione, arriverà a scoprire che dentro le bolle d’aria si nascondono note meravigliose e troverà infine il coraggio di sprigionare il suo canto nel mare.

Il Segreto di Koraline è stato realizzato oltre che nell’edizione con copertina cartonata per la libreria, anche in un’edizione speciale in brossura, che sarà distribuita dall’Associazione AID Kartagener APS nei centri di riferimento regionali per la diagnosi e cura della Discinesia Ciliare Primaria e nelle scuole tramite iniziative ed eventi pubblici.
Il Segreto di Koraline è disponibile su tutto il territorio nazionale, nelle librerie e negli store online, con prezzo di copertina di 13,50 euro a partire dal 13 ottobre 2023.