Contro il pregiudizio “Shabbes Goy”, uno spettacolo che parla d’amore




Venerdì 26 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, a Cucciago lo spettacolo teatrale “Shabbes Goy”, una storia di pregiudizi, ma anche di tolleranza, prima della Shoah. Ingresso gratuito senza prenotazioni
“Shabbes Goy” è uno spettacolo teatrale che, venerdì 26 gennaio alle 21 a Cucciago, la compagnia Teatro Blu mette in scena con il sostegno del Ministero dello Spettacolo, di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo. Pur rientrando nel contesto del Giorno della Memoria sul palco non vedremo filo spinato, pigiami a righe e nemmeno le lugubri divise naziste. In “Shabbes Goy” (termine che indica chi, non essendo ebreo, sostituisce in determinati lavori gli ebrei che il sabato non possono lavorare), è ambienato in una cittadina del nord dell’Inghilterra tre decenni prima della Shoah, ma il muro del pregiudizio verso gli ebrei era, già, ben saldo.
Lo spettacolo parte da uno studio su “Il muro invisibile”, l’autobiografia, scritta a 96 anni, da Harry Bernstein che parla dell’infanzia dell’autore in una cittadina industriale inglese del primo novecento. Silvia Priori e Roberto Gerboles, autori e interpreti di “Shabbes Goy”, ne hanno tratto una narrazione teatrale con musica yiddish in collaborazione con Moni Ovadia ed è nato uno spettacolo contro il pregiudizio e le paure, uno spettacolo che parla di tolleranza e d’ amore.

Nella Torah è scritto che il mondo non può esistere senza miracoli e che la vita risarcisce ogni sciagura, ogni lutto con una nascita. C’ era una volta una strada come tante, ma solo in apparenza,
perché al suo centro corre un muro invisibile: gli ebrei da una parte, i cristiani dall’altra. Due mondi con usanze, credenze, pregiudizi diversi si fronteggiano, quasi non fossero parte di un’unica realtà, quella della miseria. Si parla di una famiglia ebrea come tante: il padre, fuggito dai pogrom polacchi, lavora alle manifatture tessili, sperperando gran parte del suo salario al pub. La madre manda avanti la famiglia come può, ricorrendo a mille espedienti. La loro povera casa si allinea con altre simili su una strada di ciottoli di una cittadina industriale del nord dell’Inghilterra.
La Prima guerra mondiale incombe, e con essa eventi che cambieranno per sempre la vita della famiglia, e quella della strada. Quando Lily, la sorella maggiore vince con il massimo dei voti una borsa di studio, il padre si oppone e la trascina con sé alle manifatture. Ma alla fine della guerra l’amore segreto per Arthur, un ragazzo cristiano, darà a Lily la forza di ribellarsi e di sfuggire a un destino segnato. Solo il figlio nato da questa unione negata sarà in grado di aprire una crepa nel muro, lasciando filtrare un raggio di luce.
“……perché non importa quale sia la tua religione… non importa quale sia il tuo Dio… È l’amore…. è solo l’amore quella forza capace di accorciare quella distanza e di mettere tutti gli
esseri viventi in contatto. Solo l’ amore, l’unica forza capace di creare una breccia e di andare oltre il muro che ci separa…..”.
venerdì 26 gennaio ore 21.00