Il Giorno della Memoria, le medaglie ad undici deportati comaschi:”Un orrore, non si ripeta mai più”
Le parole del sindaco Rapinese stamane all’Università dell’Insubria. Grande emozione dei familiari che hanno ritirato la medaglia d’onore
La ferma condanna è arrivata prima dal Prefetto Polichetti, poi dal sindaco di Como Rapinese (video sopra) che ha parlato di “pagina abominevole e che non si ripeta mai più nella civile Europa”. Poi le parole dei vertici dell’Università dell’Insubria che hanno ospitato la consegna delle medaglia d’onore (undici in tutto) ai comaschi deportati nei lager nazisti, molti di loro mai tornati a casa. Infine quelle dell’assessore regionale all’Università ed alla ricerca Alessandro Fermi (video qui sotto). Presenti pure Questore Biagioli, presidente della Provincia Bongiasca, comandanti di Finanza, carabinieri e polizia locale di Como, gli assessori Roperto, Colombo e Bodero Maccabeo (Como), il presidente del consiglio comunale di Como Anzaldo.
Cerimonia intensa stamane a Como – sede dell’Insubria – per la Giornata della Memoria 2024 con momenti musicali (foto qui sotto il coro) a fare da intermezzo. Musica toccante per una giornata ricca di signifcati.
L’elenco delle medaglia d’onore assegnate dalla presidenza del consiglio dei ministri ai familiari di militari deceduti, deportati o internati nei lager nazisti
Aldo Abate di Porlezza (1914) deportato campo di Ravensburg dal 1943 al 1945 (ritira medaglia figlio Giuseppe Abate con sindaco di Plesio Celestino Pedrazzini e quello di Porlezza Sergio Erculiani)
Giacomo Aggio Mattone di Vercana (1920) internato campo di prigionia di Stammlager (ritira medaglia figlia Giuseppina con sindaco Vercana Luca Aggio)
Rocco Astrico nato a Vercana 1913 internato campo di prigionia Stammlager (ritira la medaglia nipote Gisella Terza con vice-sindaco Cantù Giuseppe Molteni)
Zelindo Astrico di Domaso (1920), internato campo di concentramento Stammlager (ritira la nipote Giselle Terza con vice sindaco Cantù Molteni e sindaco Vercana Aggio)
Arialdo Bordessa (di Garzeno 1915), internato campi di prigionia in Germania (ritira la nipote Denise Bordessa Crosta di Stazzona con il vice-sindaco Davide Marchioni)
Lorenzo Bordessa Crosta (di Stazzona del 1914), deportato campo prigionia Hochenstein (ritira la nipote Denise Bordessa Crosta di Stazzona con vice sindaco Marchioni)
Leonardo Feloj (di Domaso 1920), deportato campi di concentramento di Mauthausen (ritiro nipote Romeo Feloj e pronipote Leonardo Feloj di Domaso con delegato del sindaco Raffaello Noghera, consigliere comunale)
Bernardo Gilardoni (di Bellagio 1924), internato campo di prigionia Stablack (ritiro moglie Maddalena Gilardoni con vice-sindaco di Bellagio Luca Galli)
Francesco Piazzi (di Vercana 1922), internato nel campo di concentramento di Stammlager (ritiro figlio Giorgio Piazza di Gravedona con il sindaco Cesare Soldarelli e sindaco Vercana Aggio)
Giuseppe Rava (di Vercana 1922), internato campi di prigionia in Germania (ritiro figlia Maria Agnese Rava di Como con il sindaco Alessandro Rapinese e quello di Vercana Aggio).
Ettore Tagliabue (di Arosio 1918), internato campo di prigionia Stalag (ritiro nipote Roberto Tagliabue di Carugo con il sindaco Daniele Colombo)