Marina Rocco in “Maria Brasca” di Testori al Teatro Giuditta Pasta



“La Maria Brasca”, messa in scena per la prima volta nella stagione 1959/60, è una storia di emancipazione femminile in una Milano di ringhiera. Al Teato Giuditta Pasta con il volto di Marina Rocco e la regia di Andrée Shammah
La Maria Brasca è una storia al femminile disegnata negli anni ‘60 con efficace realismo sociale dal grande drammaturgo Giovanni Testori. Un ritratto indelebile e senza tempo di una donna capace di lottare e di non cedere mai davanti a “sta bestiata che è il mondo”. Il testo è ancora fresco, potente nel messaggio e lo spettacolo che giovedì arriva al Teatro Giuditta Pasta di Saronno si muove tra divertimento e commozione e il gran finale in dialogo con il pubblico. Un finale positivo che lascia gli spettatori con lo stimolo a vivere le proprie passioni e i singoli desideri con grande fiducia e allegria.
L’attrice Marina Rocco è perfettamente a suo agio nei panni di Maria Brasca, “Un personaggio indimenticabile, una donna vincente che grida al mondo la potenza della passione e l’amore per la vita vissuta fuori da ogni convenzione: uno stimolo a inseguire i propri sogni e vivere con grande fiducia nel futuro”. Così la regista Andrée Shammah che ha riportato in scena il personaggio di Testori nel centenario della nascita del drammaturgo milanese.
In una Milano di periferia, Maria torna a battersi e a difendere se stessa e il suo amore dai pettegolezzi, dal cinismo, dal quieto vivere. Fa la calzettaia in una fabbrica di Niguarda e fa l’amore – con qualche scandalo per la gente – come gli uomini: senza problemi. Ma un giorno le capita di innamorarsi di un ragazzotto più giovane di lei, nullafacente, che la fa impazzire di passione. A Maria Brasca non importa se Romeo la tradisce. Lei sa che quello per lui è un amore definitivo e lo difende come una tigre perché vuole da lui cose definitive
“La Maria Brasca” è un testo in anticipo di una decina d’anni rispetto al movimento femminista, la protagonista rivendica il diritto di autodeterminazione femminile. Afferma la propria indipendenza nei confronti dell’uomo e sancisce il diritto di vivere secondo il proprio gusto e la propria morale, senza uniformarsi ipocritamente a quelli dominanti.

giovedì 1 febbraio ore 20.45
TEATRO GIUDITTA PASTA
LA MARIA BRASCA
di Giovanni Testori
regia Andrée Ruth Shammah
con Marina Rocco
e con Mariella Valentini, Luca Sandri, Filippo Lai
scene Gianmaurizio Fercioni
costumi Daniela Verdenelli
luci Oscar Frosio – musiche Fiorenzo Carpi
riallestimento a cura di Albertino Accalai per la scena e Simona Dondoni per i costumi
produzione Teatro Franco Parenti / Fondazione Teatro della Toscana
biglietti
da 10 a 16 euro in vendita QUI