Schignano: il martedì grasso chiude Carnevale con il rogo del Carlisep



Dopo il corteo di sabato sotto la pioggia che ha dato un sapore particolare al Carnevale Schignanese, domani i Mascarun tornano in piazza.
Carnevale bagnato a Schignano sabato scorso. Una volta tanto gli ombrelli dei Mascarun sono serviti per ripararsi dalla pioggia e non come semplici ornamenti. Nonostante le condizioni meteo la sfilata si è svolta come da tradizione: aperta dai Sapeur e dalla Sigurtà e. dietro, la Ciocia. i Mascarun e i Brut. Questi ultimi particolarmente scatenati nelle loro folli evoluzioni in piazza e tra i vicoli.

Il Carnevale del sabato è, solitamente, quello che richiama più spettatori, questa volta, forse per la pioggia, sono stati un po’ meno. Questo ha ridato al Carnevale di Schignano quel sapore di una volta. Una festa per una comunità isolata nella quale gli uomini sono lontani per gran parte dell’anno. Questo è ciò che rappresenta il Carnevale in questa valle ed ha un senso molto forte per gli Schignanesi.
Un senso che si trasmette di generazione in generazione, quest’anno toccano ai neo diciottenti gran parte delle incombenze che la tradizione impone e i giovani hanno fatto al loro parte, oltre 100 maschere hanno animato il corteo del sabato e, soprattutto, la “stupidera” che si è protratta per tutta la serata.
Domani, martedì grasso, si chiude anche questa edizione del Carnevale di Schignano. Il programma prevede:
ore 13.30 – Incontro con i Sapeur
ore 14.00 – Ritrovo delle maschere tradizionali in piazza san Giovanni (Occagno)
ore 14.30 – Sfilata lungo le vie del paese, fino alla frazione Auvrascio e ritorno
ore 16.00 – Fuga del Carlisep
ore 18.00 – Processione col Zep e rogo in piazza san Giovanni
La fuga e la cattura del Carlisep, il fantoccio con sembianze umane che per giorni è stato appeso al muro della piazza e che il martedì grasso si trasforma, magicamente, in una maschera vivente che scappa lungo le vie del paese per sfuggire all’inevitabile rogo, decreterà la fine del carnevale.