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Abbazia dell’Acquafredda di Tremezzina, al via il tavolo di coprogettazione per il recupero e la riapertura

16 febbraio 2024 | 14:30
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Associazioni, enti e organizzazioni potranno aderire al tavolo di co-progettazione per l’Abbazia dell’Acquafredda entro il 18 marzo

Parte oggi l’avviso pubblico per attivare un tavolo di co-progettazione allo scopo di recuperare e riaprire l’Abbazia dell’Acquafredda. A darne l’annuncio oggi, in una conferenza stampa in Comune a Lenno, il sindaco del Comune di Tremezzina, Mauro Guerra e fra Daniele Rebuzzini, vicario generale della Provincia Lombarda dei frati minori cappuccini, don Sergio Tettamanti, rettore del santuario della Madonna del Soccorso, Natale Capone e Pierantonio Ferrari rispettivamente presidente e vicepresidente del Comitato civico promotore della proposta di rigenerazione dell’Abbazia, accompagnati da alcuni giovani. Un processo partecipato e sostenuto da esperti grazie al finanziamento di 50mila euro a fondo perduto che lo stesso Comune ha ottenuto da Fondazione Cariplo sul bando OBIETTIVI COMUNI. Il progetto è stato sottoposto alla proprietà dell’immobile, la Provincia di Lombardia dei frati minori cappuccini, che ha dato la propria disponibilità a coinvolgere l’abbazia in un intervento di recupero architettonico e riutilizzo sociale di tale immobile, nel rispetto della sua storia ed identità. Tale progetto dovrà essere messo a punto dal tavolo di co-progettazione.

Abbazia dell'Acquafredda tavolo di co-progettazione per riapertura e recupero

L’abbazia dell’Acquafredda diventa così un paradigma unico e originale per costruire un nuovo modello imprenditoriale di turismo sociale interconnesso con i cammini religiosi, affidando ai giovani, coinvolti anche nel processo di co-progettazione, la gestione di un luogo di futuro. Luogo che si inserisce proprio nella strategia del Comune per la costruzione del nuovo Piano di Governo del Territorio in avanzata fase di definizione per favorire processi di sviluppo equilibrato e attrattivi per le giovani generazioni.

Il turismo dei cammini religiosi è in continua espansione e promuove un modello sostenibile di ecoturismo in grande sviluppo su tutto il territorio nazionale. La Tremezzina è tappa dell’itinerario della Francigena Renana, un percorso di pellegrinaggio che collega Canterbury a Roma. La Francigena Renana è una variante della Via Francigena che attraversa la Svizzera, l’Austria e il Nord Italia. La Tremezzina è una delle tappe più spettacolari del percorso, grazie alla sua bellezza paesaggistica e al suo ricco patrimonio storico e culturale. I dati sugli afflussi e la tipologia di turisti suggeriscono che la Via Francigena Renana abbia un potenziale importante per lo sviluppo del turismo locale orientato alla sostenibilità, a basso impatto antropico e focalizzato sulla valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale. L’Abbazia è inserita in questo itinerario e in un contesto di pregio paesaggistico unico che collega il santuario del Soccorso (sito Unesco) con l’abbazia di San Benedetto in Val Perlana.

L’Abbazia di Santa Maria dell’Acquafredda, oggetto d’intervento, è un antico complesso monastico benedettino risalente al XII secolo. Il compendio è costituito dalla chiesa, dal convento e corpi di fabbrica e dalle aree coltivabili. L’intero patrimonio è dichiarato dalla Soprintendenza di interesse artistico e storico particolarmente importante . È inutilizzata da un decennio per la carenza di vocazioni ed è di proprietà della Provincia Lombarda dei frati minori cappuccini che ha deciso di aprire alla possibilità di coinvolgere l’immobile nell’iniziativa che si sta presentato.

Abbazia dell'Acquafredda tavolo di co-progettazione per riapertura e recupero

«La Provincia di Lombardia dei frati minori cappuccini ha aderito alla richiesta del Comune di coinvolgere l’abbazia in un intervento di recupero architettonico e riutilizzo sociale di tale immobile. – ha spiegato fra RebuzziniUna volta che il tavolo di co progettazione avrà elaborato un progetto che ne assicuri un utilizzo e finalità compatibile con la sua storia, verificando la sostenibilità anche economica dell’intervento, la Provincia di Lombardia dei frati minori cappuccini è disponibile ad avviare l’iter necessario al rilascio delle autorizzazioni da parte delle competenti autorità canoniche e civili per la messa a disposizione anche a titolo gratuito dell’Immobile al Comune».

La co-progettazione scelta per costruire il progetto di rigenerazione dell’Abbazia dell’Acquafredda è una fase di maturazione del processo di condivisione dell’idea progettuale nata da un serrato confronto tra l’amministrazione comunale e alcune realtà del terzo settore del territorio iniziato un paio di anni fa. Queste ultime realtà si sono poi auto costituite in un comitato promotore e hanno avanzato una idea-proposta di rigenerazione dell’abbazia recepita da Comune e Cappuccini. Il Comune fungerà quale garante del progetto di rigenerazione. L’attività di progettazione prevede lo studio per il recupero architettonico, lo sviluppo del modello di gestione e la profilazione del soggetto giuridico no-profit da cui procedere con l’affidamento dei servizi.

Il reclutamento al tavolo avverrà tramite avviso pubblico presente da oggi all’albo comunale e a cui SI PUÒ ADERIRE ENTRO IL 18 MARZO, scaricando tutte le informazioni pubblicate sul sito del Comune. La seconda fase prevede la cantierizzazione per il recupero architettonico e l’affidamento ad un soggetto del terzo settore per la gestione. Al tavolo possono partecipare organizzazioni, associazioni, enti, civili e religiosi, no-profit impegnate negli ambiti della cultura, dell’accoglienza turistica, dell’agricoltura sociale e dell’inclusione.

Abbazia dell'Acquafredda tavolo di co-progettazione per riapertura e recupero

«Arriviamo da un lungo percorso che ha coinvolto l’amministrazione, i Cappuccini e importanti realtà sociali della nostra comunità – ha spiegato il sindaco GuerraOggi per Tremezzina è un giorno importante perché decidiamo insieme e con coraggio di dare un futuro concreto all’Abbazia. Il Comune sarà garante dell’operazione, come richiesto dagli stessi frati, ma in una logica di cooperazione e mettendo a disposizione le professionalità utili perché si possa condividere un progetto che coniughi i valori di cui sarà portatore alla sostenibilità economica. Siamo un’area che attrae strutture turistiche a 5 stelle, ma spesso a scapito della vivibilità dei nostri residenti. Per questo stiamo lavorando ad una variante del PGT che preveda anche lo sviluppo di abitare sostenibile senza consumo di altro suolo e un modello di sviluppo economico non solo del lusso. L’Abbazia è una grande occasione per sperimentare soluzioni concrete che vadano in questa direzione».