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Teatro Sociale, Paolo Crepet invita a “prendersi la luna”

Domenica 25 febbraio, alle 17, Paolo Crepet porterà a Como il suo spettacolo "Prendetevi la luna", organizzato da MyNina e già sold out.

Paolo Crepet in Prendetevi la Luna al Sociale

Domenica 25 febbraio, alle ore 17, il Teatro Sociale di Como ospiterà Prendetevi la Luna, lo show dello psichiatra, sociologo, educatore, saggista e opinionista italiano Paolo Crepet, una delle voci più amate e ascoltate sui temi dell’educazione.

«Incontro tanta gente, mi chiedo che cosa possono volere da me. Certamente una guida, una speranza, forse perfino una luce che accendo i cuori di giovani e meno giovani. C’è sete e fame di parole, di pensiero. Cercano un’eresia in un mondo codificato. Non posso che dire loro ciò che mi sono ripetuto per anni lungo il corso della mia vita: “prendetevi la luna”. Siate ambiziosi, cercate la vostra unicità. Bisogna avere la fronte alta e continuare a sognare. Il pericolo è nella bonaccia delle emozioni, nella rassegnazione, è in chi semina accidia e smarrimento come se fosse la regola del più aggiornato marketing dell’esistenza. Opporsi a tutto questo è il mio desiderio, la mia missione, la ragione per cui continuo a peregrinare nelle piazze e nei teatri. Cerco libertà, passione, coraggio. Il resto è noia».  

Paolo Crepet in Prendetevi la Luna al Sociale

Lo spettacolo Prendetevi la Luna, organizzato da MyNina Spettacoli, arriva dopo la pubblicazione dell’omonimo libro di Crepet, nel qualetorna sui temi a lui più cari, l’educazione, la scuola e la famiglia, ricordando qualcosa di molto importante e fondamentale: non sono gli eventi che cambiano le persone, ma sono le persone che cambiano gli eventi. Per cui è necessario farsi forza, rimboccarsi le maniche e accendere in sé stessi la speranza e la volontà di creare un futuro migliore.

Per questo dice ai giovani e anche a chi non lo è più: prendetevi la luna. Ognuno la sua, ovviamente.

«“Prendetevi la luna” non è un consiglio, ma una suggestione. Non vale solo nei momenti difficili, ma anche in quelli di gioia, o quando si tende più alla rassegnazione che all’esaltazione. La luna è lì apposta, scompare e ricompare proprio perché se ci fosse sempre sarebbe banale. Funziona come il desiderio, che implica il cercar le stelle proprio quando non ci sono o si teme siano nascoste da qualche parte dell’universo. Oggi più che mai siamo catturati dal presente e ce lo siamo fatti bastare, forse atterriti per ciò che potrebbe essere alle porte o per sazietà di quanto possediamo. La famiglia fatica nella propria funzione autorevole, la scuola è inzuppata di burocrazia e impermeabile al cambiamento, l’attenzione per l’ambiente, tentando di garantire un futuro benefico, rischia di colpire la bellezza, mentre le tecnologie disegnano un mondo di relazioni mute e asservite a nuovi ordini categorici. È come se il futuro proponesse messaggi controversi invece che rassicuranti. Eppure, non sono gli eventi che ci stanno cambiando, ma noi che cambiamo gli eventi. Inseguire un orizzonte, non conquistarlo, questo è il senso di pensare e di scrivere. E oggi c’è proprio bisogno di cercare qualcosa di nuovo. Non tutti ci provano, né sentono quest’obbligo. Si combattono guerre terribili, eppure è più preoccupante ciò che non fa rumore e che si annida in tante anime persuadendole ad arroccarsi, a difendersi chiudendo l’uscio di casa. Girano spacciatori di comodità, allettano i pensieri di molta gente».

Paolo Crepet in Prendetevi la Luna al Sociale

Lo spettacolo è sold out

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