I truffatori adesso si spacciano per carabinieri o medici: niente soldi per arresti o per incidenti stradali

Sempre molte le segnalazioni che arrivano in redazione: in questi giorni hanno, però, clamorosamente sbagliato chi è il comandante di Bellagio e nessuno ci è cascato. Ma meglio sempre essere accorti……
Adesso si spacciano per carabinieri o per medici. Attenzione – le segnalazioni in redazione sono davvero tante in queste ore – ai raggiri dietro a telefonate spesso accompagnate anche da lacrime. Schema ormai collaudato (da parte dei truffatori): il sedicente carabiniere si spaccia spesso per comandante della stazione e chiede soldi per il rilascio su cauzione (o per le spese legali) di uno stretto parente. Non è mai successa una cosa simile, va detto a chiare lettere. Nessun comandante di stazione arriva a fare una richiesta simile: a Bellagio poi i cittadini che hanno ricevuto la telefonata si sono insospettiti subito perchè la voce al telefono era quella che si presentava come comandante (uomo) della stazione carabinieri, mentre i bellagini sanno bene che da mesi a reggere le sorti della caserma c’è Stefania Costantino, una donna. Truffatori anche poco informati. Sarebbero stati quasi una decina i tentativi di raggiri in questi giorni tra Bellagio e Lezzeno. Per fortuna, da quanto si è appreso, nessuno ci è cascato anche per il grossolano errore sul comandante.
La seconda tipologia di raggiro riguarda un avvocato o spesso un medico che avverte che un parente stretto – quasi sempre figlio o nipote – è rimasto coinvolto in un incidente stradale grave e che servono soldi per cure costose. Mai successo anche qui e vale la pena precisarlo. Nessun medico o operatore sanitario ha mai chiesto denaro per curare persone ferite in ospedale. Tanto meno in urgenza. Niente di più assurdo e falso. Neppure un avvocato ha mai sollecitato soldi immediati per evitare guai ad un sedicente parente coinvolto in un incidente del quale è responsabile.
Ecco, questi solo un paio di esempi. Ma che fanno capire come si deve essere assolutamente cauti a fronte di telefonate simili. E purtroppo le stesse continuano ad arrivare alle case dei comaschi, persone anziane in particolare nel mirino. Le forze dell’ordine – quelle vere – invitano a diffidare assolutamente ed a non consegnare nulla. Neppure fornire mai dati sensibili di conti correnti o altro.