Parco Spina Verde, sarà una stagione per tutte le passioni

Da marzo a ottobre i progetti “Un parco da vivere” e “Castello Live!”, vedono la co-progettazione di molteplici soggetti locali e nazionali. Saranno proposti eventi eterogenei e di qualità capaci di coinvolgere pubblici traversali, comaschi e turisti, con passioni e interessi vari.
“Dai colore alle tue passioni” è il tema scelto per il 2024 per le attività del parco regionale Spina verde e del Castello Baradello. Oggi la presentazione della stagione che, da marzo a ottobre, farà vivere il parco con eventi naturalistici, artistici, culturali, rivolti a bambini, adulti, residenti e turisti come ha illustrato Daniele Corti, di Slow Lake Como, che avrà anche quest’anno la gestione delle attività in Spina Verde.
Il parco, ed in particolare il Baradello, ospiterà Arte Contemporanea, Laboratori, Benessere, Filosofia, Food, Poesia e Letteratura, Storia Contemporanea, Medioevo, Musica e Special Event. Questi i principali filoni tematici della nuova stagione 2024 che vuole continuare, e rendere sempre più manifesto e partecipato, il percorso restitutivo del Parco iniziato nel 2022.

«Tanti eventi che nascono dalle proposte che ci sono stati inviate. I colori rappresentano i vari temi. L’arte contemporanea con quattro mostre, attività per i bambini, di benessere, incontri filosofici, uno spazio per il food, per la storia, la musica, poesia e letteratura e la storia».
«Slow Lake ha fatto un lavoro straordinario – ha esordito l’assessore alla cultura di Como, Enrico Colombo – restituendo il castello alla città. I numeri dei visitatori e le attività proposte sono un risultato importante per tutti noi».
Anche se si tratta di un’area naturale, il Parco Spina Verde è un bene collettivo e parte integrante di Como e del territorio limitrofo (Il tuo Castello a due passi da Como è il claim con cui Slow Lake ha iniziato il suo mandato due anni fa), ma anche un’area sempre più attrattiva e d’interesse da tutta la Lombardia nord-occidentale e dal Ticino.
Il presidente del Parco Spina verde, Giorgio Casati, ha messo in rilievo la relazione tra i comaschi e il castello. «La cittadinanza sente propria la struttura e stiamo lavorando in tante direzioni. L’aspetto archeologico si unisce a quello delle iniziative rivolte a tanti soggetti. I lavori realizzati hanno richiesto un forte impegno e adesso possiamo dedicarci alla sua promozione con tanti eventi. Il parco richiede anche una cura all’aspetto forestale: andrà riqualificata una parte del bosco. Alle porte di Como abbiamo realizzato un percorso sugli alberi e stiamo definendo la gestione».