“Lucrezia”racconta la forza oscura di un predominio, quello dell’uomo sulla donna. In prima assoluta al Teatro Menotti

Un tema attuale e scottante, quello della violenza sulla donna e del femminicidio, letto nella dimensione alta della poesia di Shakespeare. Con le musiche di Davide Alogna
Stupro: una parola che, immediatamente, visualizza un’immagine di violenza e umiliazione la cui vittima è una donna. Una parola dal forte impatto emotivo che, purtroppo, sentiamo e leggiamo troppo spesso. Nel 1594 William Shakespeare scrisse “Lo stupro di Lucrezia”, un’opera dedicata a Henry Wriothesley, duca di Southampton, che, nella dimensione alta della poesia, affronta un tema attuale e scottante, quello della violenza di genere e del femminicidio, sollevando il velo sul turbamento della vittima. La pièce racconta della nobile Lucrezia, sposa virtuosa del Collatino, violentata da Sesto Tarquinio, l’irruente e spregiudicato figlio dell’ultimo re di Roma.
Quattro secoli dopo, l’attore Claudio Santamaria dà voce all’atroce sventura dell’anima violata di Lucrezia presentando questo poemetto di Shakespeare come un ideale manifesto contro ogni sorta di fenomeni del genere. “Lucrezia”, questo il titolo dello spettacolo, insegue i pensieri e le visioni della vittima la cui voce si dilata e diviene uno dei più alti esempi di meditazione sulle conseguenze dello stupro visto dalla parte di una donna. La narrazione del poemetto si amplifica grazie agli interventi di Francesca Barra che lo riportano al tempo presente, un tempo in cui siamo quotidianamente costretti a confrontarci con violenze e sopraffazioni nei confronti delle donne.
Grazie al genio di Shakespeare, che si dimostra ancora una volta attento osservatore e indagatore dell’animo femminile, fine psicologo e insieme acuto critico dei costumi, lo spettacolo in prima assolutaal Teatro Menotti di Milano, giovedì 7 marzo ore 20, interroga le coscienze degli spettatori portandoli a confrontarsi con le cronache giudiziarie, con la realtà di un inferno declinato femminile, una verità apparentemente così lontana eppure tremendamente vicina, e attuale.
Con questo spettacolo si racconta la forza oscura di un predominio, quello dell’uomo sulla donna. A rendere ancora più vivido il testo shakespeariano è un allestimento senza scena, se non quella sonora affidata al violino di Davide Alogna che ha curato la colonna sonora di “Lucrezia”.
Dice Francesca Barra: “Siamo così abituati a esprimere opinioni, a ridurci a tifare mentre in ballo ci sono le vite degli altri e il loro dolore, da aprire la bocca immediatamente. Io vorrei che invece, di fronte alla dignità delle storie altrui, restassimo a bocca chiusa in teatro, prestassimo attenzione, riflettessimo con i giusti modi e tempi. Questo spettacolo è dedicato alla vita degli altri, preziosa e ingiudicabile”.
Il Teatro Menotti, con AidaStudioProduzioni di Elena Marazzita, ha deciso di coinvolgere attivamente le scuole secondarie, offrendo loro l’opportunità unica di assistere gratuitamente alla prova generale dello spettacolo il 7 marzo alle ore 11. L’obiettivo è affrontare insieme il delicato tema della violenza di genere, rendendo lo spettacolo un’occasione significativa per la riflessione e la sensibilizzazione tra gli studenti.

Shakespeare 2.0
Lucrezia
Claudio Santamaria, voce recitante
Francesca Barra, voce recitante
Davide Alogna, violino
musiche di E. Ysaye, J. S. Bach, N. Paganini, F. Kreisler, A. Piazzolla
AidaStudioProduzioni
Produzione creativa a cura di Elena Marazzita
Biglietti
- Intero – 32.00 € + 2.00 € prevendita
- Ridotto over 65/under 14 – 16.00 € + 1.50 € prevendita
- Link d’acquisto https://www.vivaticket.com/it/Ticket/shakespeare-2-0-lo-stupro-di-lucrezia/225742
TEATRO MENOTTI
Via Ciro Menotti 11, Milano – tel. 0282873611 – biglietteria@teatromenotti.org
ORARI BIGLIETTERIA
Dal lunedì al sabato dalle ore 14.00 alle ore 18.30, dalle 19.00 alle 20.00 solo nei giorni di spettacolo
Acquisti online con carta di credito su www.teatromenotti.org