Accoltellamento all’esterno della discoteca, esce dal carcere il 18enne fermato dalla Polizia: domiciliari
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Il giudice di Como ha concesso al ragazzo di uscire dal Bassone: era stato fermato domenica dopo il ferimento. Resta al Beccaria l’amico di 17 anni. L’amarezza del Venus per la chiusura
E’ uscito dal carcere – anche se resta indagato ed agli arresti domiciliari – il 18enne comasco arrestato domenica mattina dalla Polizia per il violento episodio avvenuto all’esterno della discoteca di via Sant’Abbondio: accoltellamento di un ragazzo per motivi del tutto futili, sconcertanti. Il giudice delle indagini preliminari di Como, che lo ha interrogato, ha deciso la sua scarcerazione ed ha disposto la permanenza ai domiciliari in attesa di ulteriori sviluppi. Era stato fermato dagli agenti assieme ad un amico di 17 anni (tunisino residente a Rebbio), finito al carcere minorile Beccaria di Milano. Ha ammesso di essere stato lui l’autore del ferimento e per questo il giudice ha convalidato la sua permanenza in cella. Ha altresì aggiunto che i motivi dell’accoltellamento sono stati futili: una spinta ad una ragazza prima all’interno e poi all’esterno del locale. Diverbio assurdo.
Per fortuna le condizioni del ragazzo ferito (19 anni di Sagnino) sono in costante miglioramento: non è più in pericolo di vita anche se resta ricoverato im osservazione al Sant’Anna. Il peggio è alle spalle. Ha rischiato molto visto che il coltello gli è rimasto conficcato nel fianco dopo l’aggressione e lo hanno estratto i medici dell’ospedale durante l’operazione.
E nel frattempo ieri il nuovo questore di Como, Marco Calì, ha firmato il provvedimento (già notificato, foto qui sopra)che dispone la chiusura della discoteca “Venus Club” per dieci giorni in relazione a quanto quanto disposto dall’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Il Questore, nel suo provvedimento, ha riconosciuto l’impegno dei gestori del locale per risalire ai responsabili, ma ha anche precisato che le esigenze di «soddisfare le finalità preventive rispetto ai pericoli per l’ordine e la sicurezza pubblica prescindono dall’accertamento» dell’eventuale colpa dei gestori”. Da qui il provvedimento contro il quale i legali del Venus avevano anche presentato in Questura un dossier per evidenziare l’assoluta estraneità ai fatti gravi avvenuto all’esterno e la completa collaborazione fornita per fermare i responsabili. Non c’è stato nulla da fare e il provvedimento lascia amarezza per i gestori ed i legali. Di fatto, però, la presenza, accertata dagli agenti, di soggetti pericolosi all’interno del locale, obbliga la Questura a intervenire con questo provvedimento di sospensione.