Tiziano Terzani guerriero di Pace. Una lettura scenica dell’opera del giornalista e scrittore toscano

Per sostenere il progetto ECUADOR chiama ITALIA il 10 marzo una serata per la Pace con l’attore Christian Poggioni che legge Terzani
“Non c’è niente da aspettarsi dalla guerra e tutto dalla pace.” E’ una frase semplice, pleonastica. Eppure è tutto lì il fallimento della retorica della guerra. La frase è di Tiziano Terzani da “Un altro giro di giostra”, uno dei libri più famosi del giornalista e scrittore scomparso vent’anni fa dopo una lunga malattia.
Lui che di guerre ne ha viste e raccontate molte è ricordato come “Un guerriero di Pace”, ed è proprio questo il titolo dell’appuntamento di domenica 10 marzo allo Spazio ANAM di Como dove l’attore Christian Poggioni interpreterà una lettura scenica di brani tratti dai libri “Un indovino mi disse”, “Buonanotte signor Lenin”, “Lettere contro la guerra” e, il già citato, “Un altro giro di giostra”. Libri amati da un pubblico eterogeneo per età, estrazione sociale, esperienze, ma con in comune la sensibilità per le tematiche legate a spiritualità, uguaglianza, ambiente e, naturalmente, la Pace.
Che poi è un concetto, quello dell’inutilità della guerra, che dovrebbe essere chiaro a tutti. Come scriveva Elie Wiesel, ebreo, sopravvissuto all’Olocausto e Premio Nobel per la Pace: “Il genere umano deve ricordare che la Pace non è il dono di Dio alle sue creature; la Pace è il dono che ci facciamo gli uni con gli altri.”
L’incontro “Tiziano Terzani Un Gierriero di Pace” con Christian Poggioni è ad offerta libera a partire da 15 euro. Il ricavato sarà devoluto al progetto ECUADOR chiama ITALIA volto alla formazione di educatori in ambito della disabilità nel paese sudamericano. L’appuntamento è allo Spazio ANAM (via Regina Teodolinda 17 Como), per domenica 10 marzo alle ore 19 per un aperitivo e la presentazione del progetto, lo spettacolo inizierà alle ore 20.
Diego Rizza e Rosetta Scigliano illustrano il progetto ECUADOR chiama ITALIA
Tiziano Terzani fu sempre un pellegrino, viaggiò molto incontrando culture diverse, persone diverse, affiancando Gino Strada ed Emergency nella causa “Fuori l’Italia dalla guerra“, collaborando con diverse testate giornalistiche sia italiane che estere, ma il viaggio ed il lavoro più importante lo fece su se stesso cercando la via dentro se per trovare la pace e la serenità verso la morte, una strada lastricata dalla malattia che lo uccise lentamente, un cancro, e che lo riportò in Italia dove morì il 28 luglio 2004. Recentemente è uscito “Tiziano Terzani: il viaggio della vita” un docufilm, diretto dal regista e giornalista Mario Zanot, che racconta la vita del giornalista e scrittore toscano: dalla nascita in una famiglia povera nella Firenze fino agli ultimi anni passati a Orsigna, frazione montana di Pistoia, dove Terzani terminò il suo lungo viaggio.
