Lo scontro in aula tra sindaco, mamme ed opposizione: altre reazioni da Pd, Fratelli d’Italia e Gaddi
La segretaria provinciale Carla Gaiani:”“Un comportamento esecrabile ed una mancanza di rispetto nei confronti dei comaschi. Un modo di fare politica che, lo rivendico con forza, non appartiene al mio partito”
Si susseguono le reazioni – in redazione – dopo lo scontro verbale – avvenuto in comune a Como tra il sindaco Rapinese ed una delegazione di mamme dei nidi (con la presenza anche di rappresentanti di Pd ed opposizione in consiglio). Le prese di posizione di oggi sono quella del Pd con la sua segreteria provinciale, quella di Fratelli d’Italia, dell’ex presidente del consiglio comunale di Como Sergio Gaddi (Forza Italia), il gruppo Alleanza Verdi Sinistra e dell’ex assessore Bruno Magatti (Civitas).
Sopra il video dei momenti più intensi degli scambi avvenuti nell’aula del consiglio comunale.
LA NOTA DELLA SEGRETERIA PROVINCIALE PD
“Un comportamento esecrabile; una mancanza di rispetto nei confronti dei comaschi. Un modo di fare politica che, per fortuna e lo rivendico con forza, non appartiene al mio partito; una postura politica fatta di tracotante boria offensiva vomitata addosso a chiunque: al Pd e alle altre forze di opposizioni ma anche ai cittadini, a mamme e papà, a preti, ai presunti finti elettori, alle associazioni e chissà a chi altro. Uno show che fa schizzare in alto le visualizzazioni dei social insieme al proprio ego e fomenta l’arroganza dello sceriffo; uno spettacolo mediatico che però alla lunga è destinato a risultare triste e desolante, perché misero e avvilente è ogni prepotente mancanza di rispetto”. E’ questo il commento della segretaria provinciale del Partito Democratico comasco, Carla Gaiani, rispetto al comportamento tenuto dal Sindaco di Como, Alessandro Rapinese.
“Rapinese – conclude la segretaria dem – ha già perso. Non le elezioni, quelle le ha vinte e ha il diritto dovere di governare questa città. Ha già perso sul terreno della politica o meglio dell’etica politica che impone, soprattutto per chi rappresenta un’istituzione, non lo sfottere, non il deridere, non l’umiliare ma il rispetto e la dignità per ogni persona, ente, partito, istituzione. Rapinese, sotto questo aspetto ha già perso”.
LA NOTA DELLA SEGRETERIA DI FRATELLI D’ITALIA
“Siamo convinti che, come scrisse Aristotele, la forma sia anche sostanza: per questo motivo riteniamo che la postura e l’aggressività verbale mostrati oggi da Alessandro Rapinese si addicano maggiormente a qualcuno in cerca di rissa, piuttosto che ad un Sindaco che si rivolge a cittadini e amministratori nella sede dell’istituzione cittadina. Sembra proprio che Alessandro Rapinese, spintone dopo spintone, sia alla costante ricerca della rissa con un numero sempre crescente di comaschi: oggi sono le mamme e i papà definiti con sprezzo «poveracci» per aver “osato” protestare contro la chiusura di due asili nido; ieri erano i gestori delle attrazioni del Luna Park, chiuso unilateralmente senza sentire ragione; a dicembre dello scorso anno erano gli Amici di Como e la Città dei Balocchi, altra tradizione trentennale decapitata senza curarsi minimamente dei danni causati a migliaia tra attività commerciali, strutture ricettive e lavoratori; domani saranno i residenti, vessati dagli aumenti delle tariffe dei parcheggi e dall’utilizzo punitivo degli autovelox, oppure i genitori di Ponte Chiasso, anch’essi inascoltati sulla chiusura delle scuole elementari di via Brogeda. Spintone dopo spintone, ogni giorno sempre più comaschi si rendono conto di chi effettivamente sia il loro Primo Cittadino. Anche grazie alla recente riorganizzazione interna – afferma il presidente provinciale Stefano Molinari – Fratelli d’Italia contrasterà ogni singolo tentativo di aggressione da parte di Rapinese, che si comporta come se la città fosse una sua proprietà privata. Como ed i comaschi meritano rispetto».
«Inqualificabile il comportamento del Sindaco, che sbeffeggia dei nostri concittadini, genitori, per la maggior parte mamme», commenta Lorenzo Cantaluppi, Capogruppo di Fratelli d’Italia, «lo spettacolo che è andato in scena a Palazzo Cernezzi è pura sciatteria politica, per usare un termine caro al Primo Cittadino, una pagina triste per la storia della politica di Como. Ma ai consiglieri del gruppo di maggioranza stanno veramente bene atteggiamenti di questo tipo? Evidentemente sì, visto il loro consueto silenzio. Mi auguro di non vedere più scene del genere e che il Sindaco si ricordi che quando parla, parla a nome del Comune di Como.»
LA NOTA DI SERGIO GADDI (COORDINATORE PROVINCIALE FORZA ITALIA)
Abbiamo assistito nell’aula del consiglio comunale a una delirante e indecorosa e sceneggiata, indegna anche del peggior avanspettacolo. Mi chiedo con quale dignità giunta e consiglieri di maggioranza si rendano complici, con il loro silenzio, di questa triste pagliacciata che sfregia l’immagine dell’intera città.
Mi auguro, invece, che i cittadini continuino a protestare, perché la chiusura di un asilo nido è sempre il fallimento più grave sul piano politico, umano e simbolico, che colpisce il più alto e nobile dei diritti di cittadinanza. Soprattutto a Como, dove il servizio è sempre stato un’eccellenza.
LA NOTA DI ALLEANZA VERDI SINISTRA COMO
Adesso è ufficiale. Il sindaco Rapinese ha comunicato la decisione di chiudere l’asilo nido di via Passeri già da questa estate e quello di via Bellinzona dal 2025. Una decisione analoga era già stata presa dalla giunta relativamente alla scuola media di Sagnino che verrà accorpata alla scuola elementare di via Mognano. Come AVS non possiamo che stigmatizzare provvedimenti di questo tipo che applicano il principio della “razionalizzazione dei costi aziendali” a strutture pubbliche fondamentali per il territorio senza minimamente tenere conto delle esigenze delle famiglie costrette a fare chilometri per garantire una istruzione di base ai propri figli.
D’altra parte questa amministrazione ci ha abituati a provvedimenti che si basano esclusivamente sui bilanci senza tener conto dei diritti costituzionali e dei servizi pubblici che devono sempre essere garantiti. Ma probabilmente, ed è questo il punto, le priorità di questa amministrazione sono i parcheggi per le auto e il cambio dell’unità di misura internazionale da volt in Volta!!!
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alle famiglie coinvolte da questi provvedimenti ingiustificati e e deleteri per la cittadinanza tutta.
Inqualificabile risulta l’attegiamento arrogante del sindaco verso la delegazione di genitori, verso sindacati e forze politiche che non intendonoo accettare l’assioma che il privato sia meglio del pubblico.
LA NOTA DI BRUNO MAGATTI (EX ASSESSORE COMUNALE, RELATIVA SOLO ALLA GESTIONE DEI NIDI…..)