Tante autorità ed una lezione speciale agli studenti:”Come abbiamo arrestato Brusca e Provenzano”
Il prefetto Cortese svela i particolari inediti di episdi diventati parte della storia dell’Italia. Dal palco l’invito ai ragazzi:”Siete il nostro futuro fatto di legalità e impegno sociale”.
Un convegno che è stata l’occasione di raccontare alcuni tra gli episodi di cronaca più eclatanti – e storici – degli anni bui della Mafia in Italia. La stagione delle stragi e la reazione dello Stato alle tanti morti ed agli attacchi anche a beni artistici e culturali della nazione. Merito del Sap (sindacato autonomo di polizia e del suo attivissimo segretario provinciale Igor Erba) se stamane gli studenti delle superiori di Como (vari istituti) hanno potuto seguire una lezione speciale. Unica forse, difficilmente ripetibile: dal palco del Teatro Sociale il Prefetto Renato Cortese (foto qui sotto) ha spiegato come lui ed i suoi uomini e donne hanno catturato due tra i più pericolosi e ricercati esponenti di Cosa Nostra: Giovanni Brusca e Bernardo Provenzano.

Lo ha fatto (video sopra) con un racconto avvincente, emozionante, ricco di particolari anche inediti. Mostrato anche un video (con riprese in bianco e nero e dell’epoca) in cui si è fatto vedere ai ragazzi (oltre 600 in platea e nei palchi, successo strepitoso…) come è stato fermato – con pedinamenti ed osservazioni costanti – Bernardo Provenzano in una masseria in mezzo al nulla alle porte di Palermo Palermo. Brividi veri in platea.
Comvegno che ha visto altri relatori di spessore e in particolare la testimonianza della vedova di Antonio Montinaro (Tina foto sotto), uno degli agenti della scorta di Falcone, brutalmente uccisi nell’attentato a Capaci del 92. E a testimoniana dell’orrore di quella strage anche la teca con i resti della Croma (all’esterno del Sociale, ha attirato l’attenzione anche di tantissimi cittadini di passaggio) sulla quale c’era il giudice Falcone e la moglie Francesca. Un ammasso di lamiere che i 600 chili di tritolo piazzati a Capaci hanno reso irrisconoscibile. Ma proprio Tina Montinaro l’ha voluta a Como per far vedere ai ragazzi cosa è stata la magia. Dal palco anche le parole di Alessandra Dolci (DDa di Milano).



In platea tantissime autorità assieme ai ragazzi. Il Ministro Locatelli e il sottosegretario Molteni, il Presidente di Regione Lombardia Fontana e l’assessore Fermi, Questore, Prefetto ed i vertici delle forze dell’ordine. Il sindaco Rapinese – che ha portato il saluto iniziale – assieme alla vice Roperto ed al presidente del consiglio comunale Anzaldo, il Presidente della Provincia, consiglieri regionali e provinciali, decine di sindaci del territorio con fascia tricolore al collo. E poi il Cardinale Oscar Cantoni che ha citato don Puglisi nel suo intervento dal palco.
