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“Io non sono quel che sono”, in scena l’Otello di Jacopo Boschini

14 marzo 2024 | 13:00
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“Io non sono quel che sono”, in scena l’Otello di Jacopo Boschini

Sabato 16 marzo, alla sede di AttivaMente, Jacopo Boschini ed Erika Renai interpretano “Io non sono quel che sono” sul tema della violenza

Prosegue, nell’ambito del ciclo di eventi Gener-Azioni 24 (il programma di azioni temporanee per la rigenerazione del comparto industriale dismesso della ex Tintostamperia Val Mulini voluto da Confcooperative Insubria e dal Consorzio Abitare), la rassegna Tutti a teatro: ciclo di 10 spettacoliiniziativa voluta da Confcooperative Insubria e dal Consorzio Abitare, con il coinvolgimento di Piramide Engineering e di AttivaMente, un ciclo ricco e intenso di dieci spettacoli gratuiti (con registrazione su Eventbrite) divisi tra un luogo di cultura ormai consolidato e riconosciuto (come il Salone della Cooperativa AttivaMente, presso il rigenerato Pastificio Castelli di via Pastrengo) e il simbolo del futuro artistico e culturale della città come gli spazi in trasformazione della ex Tintostamperia della Val Mulini.

Jacopo Boschini, presidente della cooperativa sociale AttivaMente, presenta la rassegna 

Il quinto appuntamento, ospitato dal Teatro di via Pastrengo 15 a Como e in programma sabato 16 marzo, in doppia replica alle 16 e alle 19.30, sarà con lo spettacolo teatrale Io non sono quel che sono, un infodrama, consigliato dai 16 anni in su, su Otello e la complessità umana, una riflessione a due voci in cui ragionamento e teatro si intrecciano indissolubilmente, prodotto da AttivaMente | Como, di Jacopo Boschini, con Erika Renai e Jacopo Boschini, tecnico luci e suono Filippo Antonio Prina e la supervisione scientifica di Valerie Elizabeth Moretti.

SINOSSI DELLO SPETTACOLO

Uno spettacolo per riflettere sul tema della violenza attraverso le parole del più grande drammaturgo di tutti i tempi. Un lavoro teatrale dedicato all’Otello di Shakespeare e alla complessità di ogni essere umano. C’è una storia da indagare, da esplorare, da ricostruire. Una storia che parla di noi, noi uomini e donne fatti da un impasto di carne, pensieri, emozioni, sentimenti.
La storia è quella di Otello, di sua moglie Desdemona e dell’amico fidato Iago. E di tutti i personaggi che si muovono attorno a loro. Ed è una storia in cui ci sono molte domande a cui è difficile dare una risposta.
Come mai Otello piange e si dispera nel dichiarare tutto il suo amore per Desdemona proprio un attimo prima di soffocarla?
Perché Desdemona non riconosce la minaccia che incombe su di lei e non fugge da Otello?
Comprendere le ragioni dei personaggi che agiscono in Otello significa provare a comprendere i meccanismi di violenza e collusione che a volte si verificano all’interno di una coppia. Significa guardarsi allo specchio, sapendo che ognuno di noi, per quanto sia convinto del contrario, non è immune dal rischio di rimanere intrappolato in certe dinamiche.
Per questo è necessario riportare al centro il valore che hanno le nostre emozioni, le nostre pulsioni, i nostri bisogni più intimi, nelle azioni e nelle scelte della vita di tutti i giorni. Significa provare a raggiungere l’inafferrabile, ovvero la complessità del mondo interiore di ognuno di noi.
Io non sono quel che sono non è uno spettacolo. E non è una conferenza.
È una riflessione a due voci in cui ragionamento e narrazione si intrecciano indissolubilmente, per dare vita ad un canto appassionato, un canto che celebra la complessità del nostro essere umani.

SOLD OUT ORE 16

PRENOTAZIONI QUI ORE 19.30

Io non sono quel che sono per Gener-Azioni 24

PROGRAMMA COMPLETO DELLA RASSEGNA

Giovedì 2 aprile, ore 19.30
Tintostamperia Val Mulini
GIOVINETTE!
di Laura Curino con Federica Fabiani, Rossana Mola e Rita Pelusio
1932. Decimo anno dell’era fascista. Sulla panchina di un parco di Milano un gruppo di ragazze lancia un’idea: giocare a calcio. Fondarono il GFC (Gruppo Femminile Calcistico), la prima squadra di calcio femminile italiana che in breve raccolse intorno a sé decine di atlete. Gli organi federali in principio assecondarono l’iniziativa, consentendo loro di allenarsi, ma non di giocare in pubblico. Inoltre, dovevano usare un pallone di gomma e non di cuoio, indossare la gonna, non i pantaloncini, passare la palla solo rasoterra e in porta dovevano far giocare dei ragazzini adolescenti. Tutto questo per preservare le loro “capacità riproduttive”. La loro epopea è raccontata con ironia e leggerezza da un trio di attrici che, mischiando comicità e narrazione, ci mostra come, pur a distanza di tanti anni e di tante battaglie, certi pregiudizi siano duri a morire e come la lotta per la libertà e i propri diritti passi anche attraverso lo sport.

Sabato 20 aprile, ore 19.30
Tintostamperia Val Mulini
SANTA IMPRESA
di Laura Curino e Simone Derai, con Beatrice Marzorati e Davide Scaccianoce
SANTA IMPRESA è il racconto della straordinaria impresa che realizzarono i Santi Sociali Piemontesi a Torino durante l’Ottocento e permette di riflettere sul tema della santità a partire dalla testimonianza di uomini e donne che dovettero affrontare ostacoli e difficoltà, in balia dei tumultuosi eventi del Risorgimento, dimostrando fede e coraggio in un periodo critico di trasformazione. Ancora non sapevano sarebbero diventati “santi”, ma perseverarono ostinatamente nel proprio cammino, sostenendosi a vicenda e incarnando ciascuno secondo la propria sensibilità l’ideale di santità. Le loro figure spiccano immense a capo degli “imperi” di cui sono fondatori, imprese che ancora oggi sono attive e prolifiche, tutto questo perché un giorno, alzando lo sguardo, incontrarono il volto del prossimo.

Venerdì 17 maggio, ore 19.30
Tintostamperia Val Mulini
CASTA DIVA
di e con Lucilla Giagnoni
In occasione del centenario dalla nascita, Lucilla Giagnoni dedica uno spettacolo alla divina Maria Callas. Prendendo ispirazione dalla cavatina di Bellini Casta Diva dalla Norma – invocazione e preghiera alla luna resa celebre dall’interpretazione dell’artista greca – Giagnoni mette in relazione il mito di Callas con quello di Medea, esplorando la loro potenza di regine immortali, capaci nell’arte della cura, ma anche i tratti rovinosi e distruttivi che le accomunano.

Sabato 25 maggio, ore 19.30
Tintostamperia Val Mulini
LA DIVA DELLA SCALA
di e con Laura Curino
Laura, la protagonista, prende la difficile decisione di diventare un’artista e di scalare le ardue vette dell’arte. Non potrebbe avuto idea più difficile da realizzare: sembra che tutto congiuri contro di lei. La “Scala” che deve salire – in tutti i diversi significati della parola – è altissima. Decine di personaggi si avvicendano nel racconto a deviarla o a sostenerla, in un susseguirsi di episodi paradossali, tragicomici, ma sempre rigorosamente credibili, fino a quando si apre il famoso sipario e… Lo spettacolo è un monologo a più voci, che passano tutte accidentalmente attraverso la dirompente teatralità di Laura Curino.

Sabato 29 giugno ore 19.30 e domenica 30 giugno ore 16
Salone AttivaMente
L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI ONESTO
Compagnia Filodrammatica Pastificio Scenico – AttivaMente
La farsa, la commedia, il divertissement più divertente d’Inghilterra si è trasferito in Italia.
In un’ambientazione tutta lombarda i nove attori della Compagnia Filodrammatica fanno rivivere, con leggerezza, le parole del celeberrimo Oscar Wilde. I personaggi mettono in scena le assurdità, i difetti e i personalissimi (e rispettabili) non-sense degli esseri umani.
In questa rappresentazione il pubblico ha così la possibilità di verificare come la vita, a volte, possa prendere percorsi inaspettati e tutt’altro che logici. Protagonista dell’opera: la risata.