Tre spettacoli, un sach de dialett




A Como, Griante e Lomazzo le rassegne dialettali con spettacoli divertenti
Unsabato sera tutto in dialetto, dall’alto lago alla Brinza, con tre divertenti commedie nella tipica tradizione popolare lombarda. Al Teatro Polifunzionale di Griante la compagnia Nuovo Sipario 2000 di Seregno mette in scena TEL CHI UL PESOTT commedia in tre atti di Valentina Massari. Per la 36esima rassegna dialettale del Teatro Nuovo di Rebbio quelli della Compagnia Comica Lariana in PER LA FAMA SA FA DE TUTT! e a Lomazzo il testo di Alfredo Caprani MA LA GILDA LA CREPA MAI.

“Noi di storia ne abbiamo poca, ma di memoria ne siamo ancora ricchi e carichi, quindi ripassarla magari anche per una sola serata, diventa un risveglio della giovinezza più o meno lontana e un divertimento per lo spirito nel riascolto di un dialogare sempre più in disuso – scrivono quelli della compagnia Nuovo Sipario 2000, che sabato 16 marzo alle 21, saranno al Griante con il loro spettacolo – Il nostro “pesott”, non è un pesce grosso, ma uno che ha studiato per avere un diploma, ma manca purtroppo di quell’acume che gli impedirebbe di farsi coinvolgere in trappole più o meno sopportabili. Ma non è lui il protagonista della commedia: il protagonista è il dialetto degli anni ’60. Quel dialetto che in bocca alla “masera” e al “regiù” è così colorito e incisivo da essere captato di primo acchito da chiunque lo ascolti, anche se per la prima volta. Si ride tanto. Ci si appassiona alle vicende di due madri che vogliono a tutti i costi un marito ricco per le proprie figlie o almeno un marito per una figlia non tanto bella ma… che però respira e quindi anche lei buona per…”
Il teatro in dialetto a Como è affare della Compagnia Comica Lariana che, sempre sabato alle 21, al Teatro Nuovo di Rebbio sarà in scena con “Per la fama sa a de tutt” del capocomico Giuliano Capuano.

Infine al Teatro Rocchetta di Lomazzo, ore 21, la compagnia Diego Fabbri nella commedia brillante “Ma la Gilda la crepa mai!!” diretta da Graziella Giudici. La trama è concentrata sugli equivoci relativi alla salute, all’eredità, alla parentela e poi ci sono… i sogni. La benestante Gilda vive in una dorata solitudine con il fedele servitore Raimondo. Ma quando circola la notizia che è rimasta colpita da una grave malattia, viene “disinteressatamente” sommersa da amorevoli parenti che la coprono d’affetto, di cure e d’ogni attenzione. Ma…
